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Alla sua quarta generazione di gestione, l'hotel Villa Miravalle riconosciuta "Bottega storica del Trentino": "E' un onore"
Una grande soddisfazione per l’hotel di Riva del Garda, aperto nel 1927. La targa di riconoscimento è stata consegnata alla famiglia nel pomeriggio di martedì 5 gennaio dal sindaco a Michele Marchi Vidi con la madre Erica Fambri, che costituiscono la quarta generazione della famiglia che porta avanti l’attività

RIVA DEL GARDA. Una grande soddisfazione per l’hotel Villa Miravalle di Riva del Garda, che ha recentemente ottenuto il riconoscimento di Bottega storica del Trentino, la cui targa è stata consegnata alla famiglia nel pomeriggio di martedì 5 gennaio dal sindaco Cristina Santi.
A ritirare la targa, Michele Marchi Vidi con la madre Erica Fambri, che costituiscono la quarta generazione della famiglia che porta avanti l’attività. L’apertura dell’hotel Villa Miravalle, nel 1927 in via Monte Oro, si deve a Giuseppe Marchi (1885-1945), la cui attività di ristorazione negli anni Sessanta ha ottenuto il prestigioso riconoscimento della stella Michelin.
"Questa lungimirante intuizione - si legge nella relazione allegata alla richiesta di riconoscimento- può senz'altro rappresentare in modo emblematico l'approccio imprenditoriale e, prima ancora, culturale che caratterizza ancora oggi l'orientamento della famiglia nella gestione dell'attività: senza mai cedere alle facili lusinghe rappresentate dal proporre un'offerta generica, impersonale, standardizzata, la famiglia Marchi ha sempre perseguito scelte di qualità, privilegiando un approccio improntato alla unicità, alla riconoscibilità, alla personalizzazione".
È nel corso degli anni Sessanta, sempre sotto la guida di Franco Marchi - nominato Cavaliere del lavoro dal presidente della Repubblica - che l'albergo acquisita la sua fisionomia più compiuta. Alla sua scomparsa è la moglie Giovanna Rosà a prendere le redini dell'attività, fino alla fine degli anni Settanta, quando il testimone passa ai figli Pino e Paolo Marchi; i quali nel 2000 svolgono altri importanti lavori di adeguamento e battezzano il ristorante interno “Villetta annessa”, a sottolineare la sua autonomia rispetto all'attività ricettiva, caso pressoché unico nel panorama della ristorazione rivana.
"È un onore e un privilegio ricevere dal sindaco un simile riconoscimento - ha detto Michele Marchi Vidi- che è una bellissima gratificazione per la mia famiglia e qualcosa a cui mio papà teneva tantissimo, ma che purtroppo non ha potuto vedere realizzato perché non c’è più. Sono quasi cento anni che la nostra attività va avanti, credo sia un caso unico a Riva, certo un traguardo importante, e ora contiamo di proseguire, nonostante le difficoltà di questo periodo".
Le "botteghe storiche del Trentino" sono i negozi che (secondo la norma) "svolgono la propria attività da almeno cinquant’anni negli stessi locali e nello stesso settore merceologico, oppure in settori affini, a prescindere dagli eventuali mutamenti di denominazione, insegna, gestione o di proprietà, a condizione che siano state mantenute le caratteristiche originarie dell’attività".
Inoltre è richiesta "la presenza nei locali, negli arredi, sia interni che esterni, di elementi, strumenti, attrezzature e documenti di particolare interesse storico, artistico, architettonico, ambientale e culturale, o particolarmente significativi per la tradizione e la cultura del luogo".