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Ecco le felpe per aiutare i giovani malati oncologici realizzate dai loro coetanei delle scuole di Trento, Ianeselli: “Avete dato una lezione alla città”

“La bellezza che salva” il titolo dell'iniziativa: presentato oggi all'Hospice Cima Verde un primo bilancio del progetto che ha coinvolto 63 studenti tra il Centromoda Canossa, il liceo artistico Vittoria e l'Istituto Artigianelli

Di Filippo Schwachtje - 31 maggio 2021 - 18:18

TRENTO. Una felpa speciale, una spilla unica e accessori personalizzati per donare un sorriso ai loro coetanei meno fortunati, che si trovano ad affrontare l'incubo della malattia oncologica: ecco la sfida dei ragazzi del Centromoda Canossa, del liceo artistico Vittoria e dell'Istituto Artigianelli con “La bellezza che salva”. Un primo bilancio del progetto, che ha coinvolto in tutto 63 studenti delle tre scuole del capoluogo, è stato presentato oggi (lunedì 31 maggio) all'Hospice Cima Verde, tra gli enti promotori dell'iniziativa, alla presenza anche del sindaco di Trento Franco Ianeselli, del presidente del Centro servizi volontariato Trentino Giorgio Casagrande e del presidente Lilt Mario Cristofolini. L'obiettivo ora, racconta la coordinatrice del progetto: “E' di riuscire a coinvolgere anche le imprese nella produzione degli indumenti e degli accessori”.

Protagoniste della giornata sono però state le studentesse (che hanno rappresentato anche i loro compagni le loro compagne) che, coordinate da Giulia de Paoli del Csv, hanno realizzato dei capi d'abbigliamento unici e una linea di accessori personalizzati per le necessità dei loro coetanei meno fortunati, che si trovano ogni giorno confrontarsi con la sfida di dover convivere con un male incurabile. Per loro gli studenti e le studentesse del Centromoda Canossa e del liceo Vittoria hanno realizzato, oltre a felpe dal design unico (tra le quali alcune con le maniche rimuovibili per permettere una più agile termoregolazione) e una collezione di spille, anche copricapi, cuscini, scaldacollo, berretti, foulard e addirittura dei piccoli borselli decorati dove inserire i sistemi medici, che spesso devono essere tenuti a contatto con il corpo per la somministrazione continua di medicinali, o anche la sacca per le urine.

 

I tre istituti del capoluogo hanno collaborato tra loro per la realizzazione dei prodotti di “La bellezza che salva”: dopo la fase di studio iniziale dei ragazzi del Vittoria, le stampe e le fantasie più adeguate sono state selezionate al Centromoda Canossa e poi stampate agli Artigianelli.

 

 

“Sono qui oggi con commozione – ha dichiarato il sindaco Ianeselli – quando parliamo del futuro della nostra città anche noi diciamo che la risposta ai nostri problemi è la bellezza. Voi siete stati in grado di far entrare la bellezza in contesti ancora taboo nella nostra società con una delicatezza e una creatività infinite: avete dato una lezione a tutta la città, nel senso più forte del termine”. Giorgio Casagrande, presidente del Centro servizi volontariato, ha invece sottolineato l'importanza di coinvolgere sempre più giovani nelle attività di volontariato sul territorio. “Il vostro è stato un importante momento di riflessione – ha detto Casagrande – in cui dare dimensioni diverse a situazioni che spesso vogliamo mettere da parte perché fanno male”.


“Abbiamo ammirato il vostro lavoro – ha ribadito invece la presidente di Fondazione Hospice Laura Froner – e la vostra voglia di mettervi in gioco conoscendo la realtà di volontariato di Lilt e Hospice: voi ragazzi siete riusciti ad avvicinarvi a questo mondo e a regalare un sorriso a chi ne ha più bisogno”. Ringraziamenti sono poi arrivati dal presidente di Lilt, Mario Cristofolini, che ha ricordato come oggi in particolare, nella Giornata mondiale senza tabacco, la lotta al fumo tra i più giovani ("in particolare, dicono i dati, tra le giovani ragazze") sia più attuale e importante che mai.

 

Anche i dirigenti del liceo Vittoria e del Centromoda Canossa, rispettivamente Daniela Simoncelli e Michele Filippini, si sono detti entusiasti dell'iniziativa, ringraziando studenti e insegnanti che si sono messi in gioco nell'anno del Covid per portare avanti il progetto. “Il nostro primo obiettivo è formare delle persone, dei cittadini, e quando i nostri studenti abbracciano i valori di volontariato e solidarietà è una vittoria per la nostra scuola” ha detto Simoncelli, a cui ha fatto eco Filippini ribadendo come il volontariato dia “la possibilità ai ragazzi di sperimentarsi anche umanamente”.

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