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Multati i Griffin per un episodio ''blasfemo''. Esulta la Lega. Pillon: ''Una goccia nell'oceano di porcherie cui sono esposti i nostri ragazzi tra Tv e social''
La Walt Disney, proprietaria del canale Fox che trasmette quello che è uno dei più irriverenti cartoni di sempre, aveva provato a difendersi spiegando che i Griffin non sono un cartone per bambini e che quell'episodio era andato in onda su un canale nell'arco della numerazione 100 di Sky lontanissimo da quelli per bambini (intorno al 600) ma non è bastato. L'Agcom su segnalazione di alcuni parlamentari ha stabilito una multa da 62.500 euro

MILANO. ''Oh cacchio'', avrà detto Peter Griffin quando ha saputo che sulle sue tracce si erano messi alcuni parlamentari italiani della Lega (Roberto Calderoli e Daniele Belotti avevano annunciato l'invio di un esposto) per la sua personale reinterpretazione della nascita di Gesù. Ed oggi si sarà sentito come dopo l'interminabile incontro con Ernie il pollo gigante: malconcio e spossato, ferito nell'animo e nell'orgoglio. Ad esultare, invece, è il senatore della Lega Simone Pillon che festeggia sui social: ''Oggi cominciamo la giornata con una buona notizia. Ricordate la puntata del cartone blasfemo andata in onda in fascia protetta? Bene. L'Agcom dopo la segnalazione della Lega ha sanzionato la Walt Disney company con 60 mila euro di multa, giudicando il messaggio veicolato nocivo per i minori''.
Walt Disney, proprietaria del canale Fox che trasmette quello che è uno dei più irriverenti cartoni di sempre, aveva provato a difendersi spiegando che i Griffin non sono un cartone per bambini e d'altronde basta poco per rendersene conto per i temi trattati, la quantità enorme di citazioni e riferimenti, la violenza portata all'eccesso. Non tutti lo capiscono e così ecco arrivare la stroncatura dell'Agcom con tanto di multa. "Secondo quanto prospettato nelle memorie difensive, “Fox” non è un canale tematico dedicato ai bambini, pertanto nel suo palinsesto non è rinvenibile una fascia di programmi destinata ad attrarre il pubblico di minori - spiegava la rete -. Il canale è collocato nell’arco di numerazione 100 della guida elettronica dei programmi (EPG) di Sky, molto distante dall’area tematica destinata ai bambini (600), circostanza che concorre ad escludere che normalmente i minori abbiano occasione di transitare sul canale. La società evidenzia che “I Griffin” non è un prodotto per i minori, ma un prodotto di animazione concepito per un pubblico più maturo che si colloca nel filone stilistico e narrativo dell’animation comedy".
Come detto non è bastato ma certamente aiuterà il cartone ad essere visto e rivisto proprio per capire se, come e quanto, fosse blasfema la scena riferita alla nascita di Gesù. Per Pillon non vi era dubbio: ''Certo, è una goccia nell'oceano di porcherie cui sono esposti i nostri ragazzi tra Tv e social - commenta su Facebook -, ma comunque si tratta di un segnale chiaro: l'educazione dei bambini, specialmente su temi sensibili come la religione o la morale sessuale spetta ai genitori, e non ai messaggi ideologici dei big media o delle lobby. Alla Walt Disney, dopo il cartone blasfemo e la fatina Lgbt di Cenerentola è rimasto ben poco dello spirito e dei valori del fondatore ma forse, a furia di multe capiranno cosa vuol dire rispetto. Spesso il portafoglio è più efficace del buon senso. Ripetiamo insieme: l'educazione spetta ai genitori, l'educazione spetta ai genitori, l'educazione spetta ai genitori''.
Insomma lasciate che a tutti gli Stewe del mondo pensino i loro paponi Peter e tenete lontani tutti gli altri: scuola, media, amici e istituzioni senatori compresi.