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''Orso con polenta: 18 euro''. Ai piedi delle Dolomiti Friulane il ristorante che propone la carne di plantigrado: ''Gusto a metà tra capriolo e cervo''
La carne è ovviamente importata dalla Slovenia perché in Italia è vietatissimo cacciare questo straordinario e fragile animale. Un caso simile si era avuto nel Comelico. Lì erano intervenuti i carabinieri forestali e il personale dell’azienda sanitaria locale per accertare la provenienza della carne e il consigliere regionale Zanoni aveva spiegato: ''Personalmente trovo la cosa inqualificabile, diseducativa e ripugnante''

TRAVESIO Orso con polenta 18 euro. E' questo il prezzo che si paga in un ristorante di Molevana. Oggi sul Gazzettino un lungo articolo dove si spiega che la carne di plantigrado è diventata una vera attrazione per il locale che incuriosisce i commensali e li avvicina al ristorante che si trova in Friuli Venezia Giulia nel comune di Travesio. ''Il gusto è a metà strada tra quello del capriolo e del cervo, ma più dolce'', spiega la gestrice del ristorante al quotidiano fondato a Venezia nel 1887.
Ovviamente la carne di orso proposta è carne importata dalla Slovenia, perché in Italia è vitatissima la caccia a questi straordinari e fragili animali. I plantigradi, infatti, sono specie a rischio e anche dal punto di vista etico sapere che si contribuisce all'abbattimento di questi animali per soddisfare la voglia di polenta e ''qualcosa che è a metà tra un cervo e un capriolo'' è quanto meno discutibile. E infatti già in passato si erano sollevate molte polemiche per situazioni similari.
Questa estate era emersa una storia simile dal Comelico: un ristorante che aveva proposto una cena dove tra le ''specialità esclusive'' c'era lo spezzatino di orso. Qui il costo era di 19 euro a porzione e il consigliere veneto del Pd Andrea Zanoni aveva sollevato la questione spiegando che i carabinieri forestali e il personale dell’azienda sanitaria locale erano intervenuti per accertare la provenienza della carne: “A quanto pare durante la cena sarebbe stata servita carne d’orso importata dalla Slovenia”. “L’Orso è un animale protetto a livello internazionale – osservava Zanoni – l’Italia inoltre ha attuato il programma Life Ursus investendo molte energie e fondi europei per reintrodurlo nelle nostre Alpi, un progetto finalizzato alla ricostituzione di un nucleo vitale di orsi nelle Alpi Centrali tramite il rilascio di alcuni individui. Eppure in Veneto c’è chi lo propone come spezzatino”.
“Questa iniziativa – sottolineava il consigliere Dem – potrebbe indurre qualche fanatico a commettere atti illegali verso i nostri orsi, l’Italia ha investito soldi pubblici per reintrodurlo perché estinto da secoli, si tratta di un animale con una intelligenza e una sensibilità unica meritevole di rispetto e tutela”. Secondo Zanoni i ristoranti veneti dovrebbero promuovere prodotti locali, magari a chilometro zero, come le tante varietà di formaggi di malga e non simili pietanze a base di carne d’orso: “Personalmente trovo la cosa inqualificabile, diseducativa e ripugnante”. Mutatis mutandis non possiamo che associarci al consigliere Dem del Veneto ribadendo la stessa cosa per il ristorante del Friuli Venezia Giulia.