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I cani dell'associazione Arcadia all’Hospice di Mori. "Gli anziani li coccolano e vediamo tanta gioia"
"Qualche ospite si è commosso per il cane che gli è saltato sulle ginocchia. Ci sono poi i casi in cui la persona è meno presente e magari è proprio l’animale a indurre una reazione: sono momenti carichi di significato per noi, per l’ospite, i familiari e i volontari"

MORI. L’associazione Arcadia, che oltre a gestire il Parco canile di Rovereto promuove una serie di attività sul territorio, è entrata anche all’Hospice di Mori. L’equipe della struttura esprime grande soddisfazione per un’attività che sta dando risultati molto positivi.
Gli incontri avvengono una volta a settimana e sono coordinati dalla psicologa Chiara Vicario. Per il momento si tratta di semplici attività di compagnia: gli animali si prestano volentieri a farsi coccolare e molti ospiti hanno potuto godere di qualche ora di serenità insieme a loro. In futuro si potrebbe mettere in campo anche qualche iniziativa più strutturata.
I referenti dell’equipe dell’Hospice spiegano: "Chiediamo agli ospiti se sono interessati a questo tipo di attività, dunque prepariamo gli incontri e al termine facciamo sempre un bilancio. In queste iniziative sentiamo sempre anche le opinioni dei familiari".
"Possiamo dire che abbiamo già riscontrato diversi segnali positivi, qualche ospite si è commosso per il cane che gli è saltato sulle ginocchia. Ci sono poi i casi in cui la persona è meno presente - spiegano - e magari è proprio l’animale a indurre una reazione: sono momenti carichi di significato per noi, per l’ospite, i familiari e i volontari".
"Ci auguriamo - concludono - che il progetto possa andare avanti e ampliarsi. Tra le altre cose, Arcadia ci ha offerto il servizio in forma gratuita".
L’altro ramo del progetto è ovviamente Arcadia e la psicologa spiega: "Coinvolgiamo normalmente tre cani: uno di media grossa taglia – spesso un golden retriever – e un paio più piccoli. Teniamo conto che molti degli ospiti sono allettati e il cagnetto di piccola taglia può essere gestito con maggiore facilità".
"Vedo che questa attività porta reazioni di gioia - afferma la Chiara Vicario - dà stimoli e aumenta la reattività di chi, magari, è meno presente. Per il futuro sarebbe bello proporre, oltre all’attività della semplice “manipolazione” dell’animale, anche un prendersi cura, magari semplicemente con lo spazzolamento".
"Oltre a me - sottolinea - nel fare le attività ci sono sempre i conduttori e la loro funzione è garantire anche il benessere del cane che, in quel momento, sta lavorando e sta compiendo dunque uno sforzo anche mentale, che può affaticarlo".