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Altro che “beghe romane”, in Trentino tra Azione e Italia Viva volano gli stracci. Mazzarella: “Da Conzatti vorrei atteggiamento meno ipocrita e superbo”

Massimiliano Mazzarella (Azione) su Facebook non le manda a dire rispondendo all'analisi di Donatella Conzatti (Italia Viva): “Se avessimo il suo atteggiamento, a suo tempo quando perse contro Biancofiore avremmo potuto dirle di ritirarsi a vita privata: ma non lo abbiamo fatto. Affermare che è Azione ad aver fatto naufragare il terzo polo alle europee è falso e di una semplificazione imbarazzante”

Di MOb - 11 giugno 2024 - 19:59

TRENTO. “Quando ci vuole, ci vuole. Riportare alla realtà dei fatti è oggi più che mai un dovere morale e questa politica dell'aggressione, del continuo rimescolamento delle carte, dell'assenza di autocritica, dell'autoreferenzialità e dell'autoconservazione perpetua, deve cominciare a finire”. Musica e testo di Massimiliano Mazzarella (Azione) al termine di un lungo post social affidato a Facebook. Destinataria? Donatella Conzatti. Italia Viva.

 

Insomma, al centro volano gli stracci

 

La spaccatura del terzo polo in Italia sarà anche nata dalle incomprensioni e dai bisticci tra Calenda e Renzi, ma ormai lo scontro sembra non riguardare più solo la leadership nazionale di Azione e Italia Viva, peraltro due dei partiti “sconfitti” alle ultime elezioni europee.

 

Risultati deludenti che evidentemente non hanno fatto che alimentare quelle divisioni che anche a livello locale sembrano essere più profonde di quanto non si possa pensare: lo ha dimostrato questo “scontro social” andato in scena tra ieri e oggi con protagonisti appunto lo stesso Mazzarella e Donatella Conzatti di Italia Viva.

 

Ad “innescare” la diatriba, l'intervista dell'ex senatrice Conzatti rilasciata proprio a Il Dolomiti (QUI L'ARTICOLO) nelle ore successive allo scrutinio elettorale: la roveretana, come ribadito anche in un post affidato ai social, sosteneva che “la responsabilità è di chi ha detto “no” di fronte ad un appuntamento con la storia. […] Qualcuno aveva a cuore altro, aveva a cuore sé stesso”. Insomma, un chiaro riferimento a Calenda e alla spaccatura del terzo polo.

 

A quel punto Mazzarella, braccio destro di Mario Raffaelli e uomo di punta di Azione alle ultime provinciali trentine, dopo aver commentato proprio sotto al post della pagina de Il Dolomiti, si è voluto togliere qualche sassolino dalle scarpe con un lungo post sui social: “Visto che l'ex senatrice Donatella Conzatti mi ha bannato e ha cancellato il mio commento dal suo profilo in riferimento alla sua intervista de Il Dolomiti, riporto quanto scrissi”.

 

Prima dell'analisi però, una lunga e “piccata” premessa con riferimento a fatti avvenuti qualche anno fa prima delle elezioni politiche quando furono organizzati incontri per “percorrere un progetto comune. […] Dopodiché, improvvisamente tutto si fermò e mi venne riferito che fu proprio Donatella Conzatti (quella che nell'articolo addita Azione) a vietare tassativamente ogni incontro in primis con il sottoscritto e poi anche con altri membri di Trentino in Azione per motivi mai specificati chiaramente. Tant'è che i miei incontri - prosegue Mazzarella - poterono continuare solo personalmente e singolarmente con alcuni che non volevano però esporsi nei confronti della loro bionda capa (nominata da Roma tra l'altro e mai eletta che io sappia, ma potrei sbagliarmi). Insomma, un'opportunità che poteva essere un unicum in Italia e fare da precursore a prescindere dalle beghe romane”.

 

“Prima di riportare il mio post – aggiunge l'esponente di Azione -, aggiungo che agli amici trentini di IV (della base) che volessero uscire dalla polemica Renzi-Calenda e passare dalla fede alla pratica, porte sono sempre aperte per creare un progetto comune come quello che stiamo iniziando a fare con Casa Autonomia.eu grazie al percorso iniziativa queste Europee e all'ottimo risultato ottenuto in Trentino".

 

Questo il post di Mazzarella diretto proprio a Conzatti:

 

“Fermo restando che in Trentino Azione ha fatto la migliore performance di tutta Italia e quasi 3 volte un ipotetico 1.9 % di Italia Viva (assieme a +Europa avete preso 3.8%), e che come preferenze Raffaelli ha una percentuale elevatissima e uno dei pochi nella propria regione a prendere più di Calenda (quasi 3 volte), mi piacerebbe non vedere più questo atteggiamento di sciacallaggio mediatico. Se adottassimo lo stesso atteggiamento che vedo riportato nell'articolo avremmo dovuto a suo tempo sottolineare come chi alle politiche ha perso nella propria città in un seggio quasi sicuro contro una candidata "estera" come la Biancofiore, essendo pure senatrice uscente, avrebbe dovuto ritirarsi a vita privata visto la clamorosa debacle. Invece non lo abbiamo fatto e non lo faremo. Affermare unilateralmente che è Azione ad aver fatto naufragare il progetto di Terzo Polo alle europee è falso e di una semplificazione imbarazzante che non porta giustizia al percorso politico che hai fatto. Non si è andati assieme per un semplice motivo: Stati Uniti d'Europa era una lista di scopo finalizzata a occupare scranni in parlamento cle che poi non avrebbe dato luogo a nulla di più. Ad azione questo non interessava e non interessa. Altro tema è l'incomprensione che ai miei occhi è palese tra Calenda e Renzi e che preferirei non ci fosse. Certo il risultato è stato in Italia deludente, tanto il nostro quanto il vostro che sottolineo, come IV senza l'accrocchio elettorale con +Europa avrebbe raggiunto un ridotto 1.8% . Mi piacerebbe vedere da te un atteggiamento differente, non distruttivo, meno ipocrita e soprattutto meno superbo di come sono purtroppo abituato a vedere dopo la debacle di cui sopra”.

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