Chi sostiene l'Ucraina e chi no, ecco come hanno risposto i candidati alle europee all'appello di EUcraina
Sono solo 5 su 17 i candidati del Trentino-Alto Adige alle prossime elezioni europee che hanno risposto all'appello dell'associazione EUcraina, per impegnarsi dalla parte dell'Ucraina. Ecco chi sono

TRENTO. Sono solo 5 su 17 i candidati del Trentino-Alto Adige alle prossime elezioni europee che hanno risposto all'appello dell'associazione EUcraina, per impegnarsi dalla parte dell'Ucraina.
Ad aderire sono stati in particolare Roberta Bergamo e Herbert Dorfmann della lista Svp/Forza Italia, Brigitte Foppa dell'Alleanza Verdi Sinistra, Mario Raffaelli di Azione, Fabio Valcanover di Stati Uniti d'Europa (a cui si aggiunge nella stessa lista Marina Sorina, ucraina trapiantata a Verona ndr).
Nessuna risposta è giunta invece da parte di Allocati, Caprini, Franceschini, Gallo, Gazzini, Koellensperger, Nagler, Nicolini, von Dellemann. A riferirlo, è la stessa associazione, che in una nota aggiunge: "Nessuna risposta nemmeno da parte dei rappresentanti trentini di Fratelli d'Italia (Alessia Ambrosi), Lega (Roberto Paccher), Pd (Sara Ferrari), in contrasto con la linea ufficiale dei loro partiti a sostegno dell'Ucraina aggredita dalla Russia".
Come detto, l'appello ai candidati era stato lanciato nelle scorse settimane da EUcraina, attraverso un comunicato in cui si legge: "Oggi, a maggior ragione di fronte all’escalation dell’aggressione militare russa all’Ucraina, non si può rimanere indifferenti o neutrali sulla guerra che minaccia l’Europa: dobbiamo stare dalla parte dell’Ucraina massacrata e bombardata".
Per questo l’associazione nata a Trento all’inizio della guerra, insieme ad altre associazioni nazionali, ha lanciato di recente un appello presentato a Roma in occasione di una conferenza stampa, tra gli altri, dal presidente di EUcraina Giovanni Kessler.
L'appello Il futuro dell’Europa passa da Kyiv "dice che oggi al posto della Bosnia c'è l’Ucraina e l'Unione Europea si trova davanti alla stessa sfida: rinascere o morire di fronte alle urgenze della storia. Una sfida che la politica italiana si guarda bene dal cogliere, intenta com’è a trasformare le elezioni del nuovo Parlamento europeo in un grottesco talent show in cui misurare il proprio grado di popolarità".
Le richieste su cui i promotori chiedevano ai candidati di prendere posizione sono le seguenti: 1) sostegno pieno al percorso di adesione dell’Ucraina all’UE; 2) sostegno pieno e concreto alla difesa militare e civile della popolazione ucraina; 3) creazione di una difesa comune europea, più efficiente e meno costosa degli attuali eserciti nazionali, e istituzione dei Corpi civili europei di pace, secondo il progetto già di Alexander Langer.
A distanza di qualche settimana sono giunte (o meno) le risposte dei candidati. In Trentino-Alto Adige, ad aderire all'appello sono stati soltanto 5 su 17 candidati.