"Sì ad una difesa comune europea", Sandra Savino candidata di Forza Italia alle Europee: "L’ambiente? Serve accelerare la riduzione del gas serra”
Dalle guerre in Ucraina e Gaza alla transizione ecologica, dalla carne coltivata ai grandi carnivori, l'intervista alla candidata di Forza Italia Sandra Savino nella circoscrizione Nord-Est

TRENTO. “La crisi ucraina ha evidenziato la necessità di una maggiore cooperazione in materia di difesa. Sosteniamo l'idea di una difesa comune europea, che potrebbe migliorare la capacità dell'Europa di rispondere rapidamente e efficacemente alle crisi internazionali”. Sandra Savino, sottosegretaria di stato al Ministero dell’Economia e delle Finanze è la numero due in lista dopo Tajani nella circoscrizione Nord-est per le elezioni europee che si terranno nel fine settimana.
Savino, imprenditrice, ha già avuto diverse esperienze amministrative a partire dal ruolo di assessora al Bilancio e Patrimonio del Comune di Trieste nella giunta di centrodestra presieduta dal sindaco Roberto Dipiazza per poi diventare assessora alle Risorse Economiche e Finanziarie, Patrimonio e Servizi Generali della Regione Friuli-Venezia Giulia nella giunta di centrodestra presieduta da Renzo Tondo.

Per la prima volta è stata eletta nel 2013 con il Popolo delle Libertà e riconfermata con Forza Italia nel 2018. In quest'ultima legislatura è chiamata ad affiancare il ministro Giorgetti.
Sostegno all'Ucraina, cosa pensa di quello che è stato fatto oggi? Ritiene giusto e importante fornire armi agli ucraini? Come considera le sanzioni che sono state date alla Russia?
Il sostegno all'Ucraina è un tema di primaria importanza per Forza Italia. Crediamo fermamente nella necessità di supportare il popolo ucraino nella difesa della propria sovranità e integrità territoriale. La fornitura di armi è un aspetto delicato, ma in una situazione di aggressione come quella subita dall'Ucraina, riteniamo che sia giusto e necessario fornire i mezzi per difendersi. Quelle fornite dall’Italia, poi, possono essere utilizzate solo sul territorio ucraino, per difesa e per altro aggiornando il nostro Paese su come vengono utilizzate.
Le sanzioni contro la Russia sono un mezzo di pressione importante per costringere Mosca a rivedere le sue azioni e a negoziare una soluzione pacifica. Tuttavia, è essenziale monitorare l'impatto di queste sanzioni sull'economia europea e adottare misure di compensazione per i settori più colpiti.
Il ruolo europeo nello scacchiere internazionale, si è rafforzato o indebolito nel corso degli ultimi anni? Serve un esercito comune?
Negli ultimi anni, l'Unione Europea ha affrontato sfide significative che hanno messo alla prova la sua coesione e la sua capacità di agire unitariamente. Tuttavia, riteniamo che l'UE abbia dimostrato una resilienza notevole, rafforzando il suo ruolo sullo scacchiere internazionale. La crisi ucraina ha evidenziato la necessità di una maggiore cooperazione in materia di difesa. Forza Italia, lo ha ribadito più volte il nostro Segretario Nazionale Antonio Tajani, sostiene l'idea di una difesa comune europea, che potrebbe migliorare la capacità dell'Europa di rispondere rapidamente e efficacemente alle crisi internazionali, aumentando la sicurezza dei cittadini europei.
Nella guerra Israele – Hamas, cosa bisogna fare?
La situazione tra Israele e Hamas richiede un approccio equilibrato e determinato. Sosteniamo il diritto di Israele a difendersi dagli attacchi terroristici, ma anche l'importanza di cercare soluzioni diplomatiche che possano portare a una pace duratura. È fondamentale promuovere il dialogo e il negoziato tra le parti coinvolte, con il supporto della comunità internazionale, per raggiungere un accordo che garantisca la sicurezza di Israele e i diritti dei palestinesi.
Uno dei punti fondamentali nella prossima legislatura europea sarà la transizione ecologica. Lei ritiene che bisogna accelerarla oppure rallentarla? Quale dovrebbe essere, secondo lei, il primo provvedimento da mettere in campo?
L’ambiente è una priorità assoluta per Forza Italia, il nostro Ministro Pichetto Frattin sta facendo un grandissimo lavoro.
Ritengo che la transizione ecologica debba essere realizzata in modo sostenibile e pragmatico. È necessario accelerare gli sforzi per ridurre le emissioni di gas serra e promuovere l'energia rinnovabile, ma senza penalizzare eccessivamente i settori economici e i lavoratori.
Il primo provvedimento dovrebbe essere un piano di investimenti massicci nelle infrastrutture verdi, supportato da incentivi per le imprese che adottano tecnologie sostenibili, al fine di creare nuove opportunità di lavoro e garantire una transizione equa.
Il tema della carne coltivata ha fatto molto discutere. La sua introduzione è positiva o negativa? Perché?
L'Italia, come culla della dieta mediterranea, ha una tradizione culinaria ricca e variegata, basata su prodotti freschi e genuini. Non bisogna essere contrari all'innovazione, ma è probabilmente più opportuno partire da altre priorità anche nel settore alimentare, come la promozione di pratiche agricole sostenibili e il supporto ai piccoli produttori locali.
La carne sintetica deve essere sottoposta a rigorosi controlli di sicurezza e le informazioni devono essere chiaramente comunicate al pubblico, affinché possano fare scelte informate.
Gestione della fauna selvatica, orsi e lupi vanno tutelati oppure oggi occorre abbassare il livello di protezione?
La tutela della fauna selvatica è un valore importante per Forza Italia, ma deve essere bilanciata con la sicurezza e le esigenze delle comunità locali.
Orsi e lupi sono specie protette che svolgono un ruolo essenziale negli ecosistemi, ma la loro gestione deve tenere conto dei problemi che possono causare agli allevatori e alle popolazioni rurali.
È necessario implementare misure di prevenzione e gestione dei conflitti, come recinzioni adeguate e sistemi di allarme, oltre a compensazioni adeguate per i danni subiti dagli agricoltori.
Una gestione equilibrata può garantire la coesistenza tra uomini e grandi predatori.