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Trovato senza vita in un parcheggio sotterraneo, la polizia ha fermato un 26enne
Il ragazzo che poi è morto e il 26enne avevano rapinato assieme una persona. Durante la fuga Saidy Lamin sarebbe precipitato all'interno del parcheggio sotterraneo e l'amico, il 26enne fermato dalla polizia, si sarebbe allontanato. Sono in corso le indagini per capire se quest'ultimo possa avere responsabilità per omissione di soccorso

BOLZANO. E' stata emessa una misura di custodia cautelare in carcere a carico di un cittadino senegalese nell'ambito delle indagini portate avanti dalla polizia di Bolzano e che riguardano la morte di Saidy Lamin, il ragazzo trovato senza vita in un parcheggio sotterraneo di via Alto Adige. (Qui l'articolo)
Nell’ambito delle indagini in merito alla sua morte sabato la Squadra Mobile ha dato esecuzione a un provvedimento di fermo emesso dalla locale Procura della Repubblica nei confronti di un cittadino senegalese di 26 anni pluripregiudicato, gravemente indiziato del reato di rapina aggravata nei confronti di un cittadino ivoriano, regolarmente soggiornante nel territorio dello Stato.
Le attività svolte hanno consentito di accertare come, nella notte tra giovedì 17 venerdì 18, il ragazzo che poi ha perso la vita e il senegalese avessero compiuto una rapina, in via Perathoner, con il ferimento di un giovane ivoriano al quale, sotto la minaccia di un coltello, avevano sottratto due telefoni cellulari.
Nelle fasi concitate della rapina e della successiva fuga, come evidenziato dalle immagini tratte dagli impianti di videosorveglianza della zona, i due autori si sono introdotti, calandosi dalla parte sommitale scoperta, nel cavedio del parcheggio sotterraneo di via Alto Adige, dove è stato ritrovato il cadavere del Saidy.
Stando agli elementi raccolti, il giovane sarebbe precipitato nel vuoto, perdendo la vita a causa delle gravi lesioni interne riportate nella caduta. Grazie anche a varie testimonianze acquisite, si è giunti ad individuare il luogo dove aveva trovato rifugio l'altra persona, il 26enne senegalese, e sono stati sequestrati anche i vestiti indossati quella notte.
Nella giornata di ieri il Gip ha proceduto alla convalida del fermo, disponendo, a seguire, la misura della custodia cautelare in carcere a carico del cittadino senegalese. L’attività investigativa ora proseguirà anche per determinare se nella condotta del fermato siano ravvisabili responsabilità per omissione di soccorso o altri reati