''Apprendo che il sindaco di Torri del Benaco oltre a diffondere miei dati personali si dà anche del pirla, affermazione che non mi sento di contestare''
Alessia Ambrosi interviene dopo che è uscita la notizia, con virgolettato del sindaco di Torri del Benaco, Stefano Nicotra che tra i multati dell'ormai mitologico autovelox di Pai (che ha stangato migliaia di persone con multe in molti casi contestate) c'è anche la parlamentare di Fratelli d'Italia: ''Per quanto mi riguarda, avendo a più riprese comunque saldato il tutto, continuerò convintamente nel mio ricorso a tutela soprattutto delle migliaia e migliaia di famiglie, pendolari, ambulanti e turisti vessati da questa vera e propria macchina mangiasoldi''

TORRI DEL BENACO. ''Apprendo che il sindaco di Torri del Benaco, oltre a diffondere dati personali riservati della sottoscritta, sulla annosa vicenda del famigerato autovelox di Pai (14 mila multe in 75 giorni e contestato dagli stessi sindaci della zona) sulla cui regolarità e visibilità in tante e in tanti abbiamo forti dubbi e abbiamo fatto ricorso come nostro diritto, ammette di aver preso più multe di me, autodefinendosi un pirla, affermazione che per la verità non mi sentirei assolutamente di contestare''. Questo il commento di Alessia Ambrosi, parlamentare trentina di Fratelli d'Italia, al centro della polemica in questi giorni quando Open ha pubblicato la notizia che ''negli scorsi mesi, la parlamentare 41enne avrebbe ricevuto ben sette verbali, di cui quattro per aver raggiunto una velocità di 90 all’ora su una strada con il limite fissato a 50 km/h.
A rivelarlo è il sindaco del piccolo comune in provincia di Verona, Stefano Nicotra, secondo cui le infrazioni sarebbero state ''giustificate dalla deputata come necessità, perché era in campagna elettorale e doveva correre''. E l'articolo aggiunge che ''pare che gli autovelox installati lungo la Gardesana – che generano circa un centinaio di multe ogni giorno – non abbiano risparmiato nemmeno i sindaci della zona: ''Anch’io ho preso 9 multe all’autovelox di Punta San Vigilio, nel Comune confinante al mio, ma non ho certo pensato di ricorrere. Mi sono solo dato del pirla'', ha commentato Nicotra''.
La ''pietra'' dello scandalo è un autovelox, il più discusso degli ultimi tempi: quello di Pai a Torre del Benaco che ha stangato migliaia di persone con multe, a detta loro, doppie, in orari sospetti, per variazioni di velocità minimi e chi più ne ha più ne metta.
Un autovelox contestato e le cui multe sono a ''ricorso'' in moltissimi casi. E arrivato alla Camera con un'interrogazione proprio della parlamentare trentina. Tra i multati dunque si scopre che c'è anche lei che commenta la notizia di Open spiegando che ''per quanto mi riguarda, avendo a più riprese comunque saldato il tutto, continuerò convintamente nel mio ricorso a tutela soprattutto delle migliaia e migliaia di famiglie, pendolari, ambulanti e turisti vessati da questa vera e propria macchina mangiasoldi. La mia era e resta una battaglia soprattutto di principio: in caso di vittoria del ricorso, devolverò naturalmente la somma in beneficenza''.