Teppisti incendiano e distruggono gli allestimenti per la caccia al tesoro di famiglie e bambini e spuntano anche delle svastiche
La segnalazione sui social dell'associazione Famiglie cattoliche sudtirolesi di San Sigismondo che ha chiesto massima condivisione: ''Affinché arrivi ai responsabili e possa spingerli a riflettere e abbiano il coraggio di scusarsi con noi''

CHIENES. Doveva essere una giornata di gioia e divertimento ma qualcuno ha pensato bene di rovinare tutto dando fuoco agli allestimenti che sarebbero serviti a guidare le famiglie e i bambini in una grande caccia al tesoro. E tra gli oggetti rovinati si mostra chiaramente anche qualche svastica disegnata con carboncino. Siamo a San Sigismondo (St. Sigmund in tedesco) frazione del comune di Chienes in val Pusteria.
L'associazione Katholischer Familienverband Südtirol / Zweigstelle St. Sigmund si è sfogata sui social chiedendo massima condivisione del post, per denunciare l'atto di vandalismo che qualche idiota ha pensato di compiere nella notte. ''Noi associazione di volontariato ci siamo impegnati e ci siamo impegnati tanto per realizzare una grande caccia al tesoro per i nostri tesserati, le famiglie e i paesani. È stato costruito un grande puzzle e in diversi luoghi erano state posizionante delle scatole progettate per segnalare il percorso. Durante il nostro ultimo lavoro di oggi, abbiamo dovuto purtroppo scoprire con delusione che le nostre scatole erano state danneggiate da sconosciuti che hanno anche dato fuoco ad alcuni allestimenti''.
''Con la nostra azione - aggiungono dall'associazione - abbiamo voluto regalare alle famiglie un bel viaggio e tanto divertimento, distrutto da qualche vandalo. Siamo delusi e sconvolti di aver subito una tale mancanza di rispetto nel nostro (piccolo) paese. Tuttavia, poiché non vogliamo farci abbattere da questo incidente, abbiamo cercato di recuperare il recuperabile nel più breve tempo possibile e siamo felici che quanto abbiamo progettato possa ancora essere utilizzato in qualche modo''.
''È gradita la condivisione del post - concludono - affinché si spera arrivi ai responsabili e possa spingerli a riflettere e abbiano il coraggio di scusarsi con noi''.