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Ignazio Moser, comunque vada sarà un successo. Icona sexy ma anche icona gay spopola sul web

In nomination questa sera rischia di andare a casa ma a prescindere da come andrà il 25enne trentino figlio di Francesco Moser ha già mostrato (oltre alla bellezza) anche una buona dose di ironia e simpatia diventando la spalla (opposta e complementare) di Malgioglio

Di Luca Pianesi e Donatello Baldo - 18 settembre 2017 - 16:49

ROMA. Talmente etero da potersi permettere di imitare nientemeno che Cristiano Malgioglio, una delle ultime icone della cultura camp in Italia, senza cadere nel ridicolo, senza rischiare di offendere, sfoderando una buona dose di simpatia ed ironia.

 

Il verso all'autore di mille canzoni, personaggio spesso sopra le righe, è stato messo in scena, su richiesta dello stesso Malgioglio, dal concorrente Vip trentino Ignazio Moser, con l'approvazione divertita dell'imitato. Talmente etero, dicevamo, da risultare il più amato, in questa edizione del GfVip, dalle ragazzine di tutto il Paese ma anche dal mondo gay che da una settimana a questa parte tra social, chat e giornali online, continua a parlare di lui.

 

Un apprezzamento non solo per il fisico niente male del corridore ma anche per le sue parole sulle tematiche Lgbt che spesso risultano divisive. Nella puntata di ieri, quando Giulia De Lellis (la fidanzata di un tronista professione "esperta di tendenze") ha "sbracato" (come si dice a Roma) sull'omogenitorialità dicendo che i figli dei gay diventeranno per la maggior parte gay, il primo a dirle "secondo me no" è stato proprio Ignazio dando così il "la" a Malgioglio che ha aggiunto: “Guarda che sono degli argomenti talmente delicati che bisogna stare attenti ad ogni virgola”. 

 

Insomma, il 25enne figlio del grande campione trentino di ciclismo Francesco Moser questa sera si giocherà la permanenza nella "casa" ma comunque vada, come si dice in questi casi, è stato già un successo. Sorriso magnetico, fisico possente, volto da bravo ragazzo, il figlio d'arte "venuto giù dalle montagne" del Trentino, che dopo una parentesi nel mondo del ciclismo (con buoni risultati in campo giovanile) ha deciso di dedicarsi alle vigne e all'azienda di famiglia (che produce vino e spumante poco sopra Gardolo) sta dimostrando di essere molto meno sprovveduto di quanto si potesse immaginare.

 

Sta dimostrando di saper reggere il palco e il peso della telecamera (anzi delle mille telecamere che osservano 24 ore su 24 i concorrenti) ed è riuscito ad entrare nelle grazie di quello che, a tutti gli effetti, è l'unico vero personaggio di questo GfVip, Cristiano Malgioglio. Con lui ha duettato in alcune canzoni (Malgioglio è stato, per esempio, autore per Mina di "L'importante è finire" e di "Ancora, ancora, ancora"), concedendosi qualche simpatico balletto e più in generale diventandone amico (coma anche degli altri inquilini).

 

Malgioglio è a tutti gli effetti uno degli ultimi esponenti della tendenza Camp (dal francese "se camper": mettersi in mostra) quella che nel 1909 venne definita dall'Oxford English Dictionary: "Ostentatious, exaggerated, affected, theatrical; effeminate or homosexual; pertaining to, characteristic of, homosexuals. So as a noun, 'camp' behaviour, mannerisms, et cetera". 

 

Tendenza che negli anni ha attraversato letteratura e cinema, musica e arte e che ha nel corpo e nell'abbigliamento la prima fonte d'espressione del proprio io. Un modo di esprimersi lontano anni luce da quello degli omosessuali contemporanei ma che 'televisivamente' funziona ancora. Un modo di esprimersi che ai giorni nostri rischierebbe di scendere nel ridicolo, nell'offensivo, se mal rappresentato. Ma non è il caso di Ignazio Moser. Perché il 'provinciale' dal fisico possente, più boscaiolo che metrosexual, gli fa da contraltare. E' diventato la sua spalla, il suo opposto con cui si specchia nelle piccole gag che nella casa del GfVip si sprecano ogni sera. E' stato proprio Malgioglio a dirgli che sarebbe dispiaciuto se se ne dovesse andare. "Sei il più etero dei concorrenti, il più mascolino", ha osservato con affetto l'autore di Mina e di Gelato al Cioccolato. 

 

Per questo stasera, forse, non se ne andrà, seppur in nomination. Perché nel programma funziona, è capace di stare al gioco, complementare al trascinante ed effervescente personaggio dal ciuffo bianco che tra i pochi emerge all'interno della casa. Fuori dalla casa, nella piazza virtuale dei social network, Ignazio Moser spopola non solo tra le ragazze che ne apprezzano i muscoli e il sorriso, spopola anche nel mondo gay. Tantissimi i commenti di apprezzamento per il giovane rampollo di casa Moser. Giornali online come tuttouomini.it, gayburg.com e gay.it cercano di svelarne segreti e retroscena, commentano positivamente il suo essere gay-friendly.  

 

Se Moser ha fatto breccia nella galassia Lgbt, molto attenta alle tendenze, molto social, capace di individuare i nuovi volti e i nuovi personaggi, possiamo dire che se la sua esperienza nella casa dovesse finire qui, potrebbe continuare la sua vita 'vip'. Come icona sexy e come icona gay. Insomma, comunque vada sarà un successo.

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