
Meteo, un marzo più caldo di circa 1 grado e mezzo con [...]

Si schianta con l'auto contro il rimorchio di un trattore [...]

Vasto incendio nei boschi della val di Sole (FOTO), [...]

Sciatore ubriaco oppone resistenza e insulta i [...]

Un'auto si incastra sopra un dissuasore, intervento dei [...]

Premiata per il suo impegno nel doposcuola con i bambini [...]

Aveva accoltellato la moglie dopo una lite: i carabinieri [...]

Tragico schianto tra un un'auto ed uno scooter, morto un [...]

Paura per un 12enne: perde l'appiglio e cade dalla [...]

Quindicenne colpito da meningite: è ricoverato in [...]
Ruba in palestra una giacca di valore, un orologio e 250 euro, arrestato per furto
L'uomo incensurato di Riva del Garda è stato colto in flagranza di reato. Le indagini delle forze dell'ordine si sono servite della fattiva collaborazione dei gestori della palestra

ARCO. Un uomo incensurato di Riva del Garda è stato denunciato in stato di libertà per furto aggravato. Le indagini sono partite dopo che quattro uomini, assidui frequentatori della palestra, hanno denunciato il sistematico e quotidiano furto di effetti personali e denaro avvenuti nello spogliatoio del centro sportivo.
Allertati e agevolati dalla disponibilità dei gestori della palestra, i carabinieri sono intervenuti per incastrare il ladro, quando per l'ennesima volta stava per entrare in azione. Le forze dell'ordine hanno controllato i badge, analizzando i dati e gli orari degli accessi nel centro fitness, individuando alcune persone sempre presenti nel lasso temporale dei furti.
Altri approfondimenti hanno circoscritto i sospetti a due persone che sono state seguite dopo l'accesso alla palestra per cogliere l'uomo in flagranza di reato. Fermato, B.A. di 35 anni, è stato accompagnato in caserma, mentre la perquisizione domiciliare ha permesso di ritrovare nel garage dell'abitazione una giacca del valore di 400 euro, un orologio Breil e una scatola contenente 250 euro: esattamente gli ammanchi denunciati dalle vittime.
Messo alla strette, l'uomo non ha potuto far altro che confessare, potendo così accertare che il trentacinquenne ha sempre agito in autonomia, scagionando di fatto il secondo sospettato. La refurtiva è stata restituita alle vittime.