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La via non viene asfaltata e la tensione corre a colpi di pizzini lungo la strada
Il caso di via De Amicis non è di facile soluzione. La strada è privata, ma non appartiene a nessuno dei residenti che si affaccia sulla via. La strada avrebbe bisogno di un restyling, ma tutto è fermo

TRENTO. Ribattezzare via De Amicis come 'via delle cacche di cane', 'via dei cani sciolti' oppure 'via delle buche', 'via dell'inciviltà' o ancora 'via Kabul', questa la provocazione lanciata da alcuni cittadini dopo che diversi residenti non hanno permesso l'asfaltatura della strada. E arriva la pronta risposta a colpi di pizzini e latino.

La via, circa 50 metri, in effetti non si presenta in una forma particolarmente smagliante tra buche, asfalto ormai logorato dai continui passaggi e tratti quasi in sterrato. Un restyling atteso da oltre 50 anni e sembrava la volta buona, ma dopo un primo 'via' l'intenzione sembra essere stata accantonata. Il Comune in questo caso non può però farci nulla, la strada è privata e quindi serve che i residenti trovino la quadra e procedere incaricando un'azienda.
"Le vie private - spiega Claudio Geat, presidente della circoscrizione Centro storico-Piedicastello - in questa zona, soprattutto verso Cristo Re sono tantissime. Ho avuto diverse segnalazioni come via Pancheri o via Franceschini, ma non questa nello specifico. La soluzione ci sarebbe e cioè quella di regalare la strada all'amministrazione comunale che in questo caso potrebbe intervenire direttamente nella manutenzione, nel ripristino del fondo e nella gestione logistica".

Un caso però che potrebbe aprire scenari diversi per questa via. "Certo - aggiunge il presidente - la questione è complessa. Se si dovesse regalare al Comune la strada, l'amministrazione potrebbe creare un marciapiede e prevedere un cambio di destinazione dei parcheggi. Quindi capisco la prudenza, ma se invece si vuole mantenere la via 'privata' allora serve un accordo tra i residenti e se le famiglie sono diverse il costo per l'asfaltatura è modesto e si migliora decoro e sicurezza, anche in termini di usura delle vetture".
Accordo che hanno trovato invece sulla parallela via dei Ferrovieri, strada sempre privata, ma recentemente asfaltata e il confronto diventa impietoso. Il nuovo look della strada è saltato, ecco quindi la protesta di alcuni residenti che 'ringraziano' chi ha anteposto i propri interessi a quelli generali di decoro, sicurezza e responsabilità sociale, ma accettano anche proposte per come intitolare la via.

Un problema di difficile soluzione in quanto la proprietà della via ricade su un condominio che non si affaccia sulla strada stessa, ma lungo via dei Ferrovieri.
A breve giro, circa ventiquattro ore, è comparsa, infatti, la risposta che parla di tentativo di 'colpo di mano', mancanza di condivisione nelle decisioni e occupazioni di posti auto non legittimi, nel momento che chi si affaccia su via De Amicis avrebbe diritto solo del passaggio, ma non della sosta. Insomma, ai posteri l'ardua sentenza.
