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Centrale unica, in Primiero non funziona, rispondono i carabinieri di Feltre. E i cartelli vengono coperti
La colpa è di alcune celle telefoniche che agganciano l'area. Un problema analogo esiste anche tra Bolzano e Trento. Simonetti: "Stiamo facendo pressioni in sede ministeriale per cambiare la numerazione e risolvere il disagio. Nessuna chiamata e segnalazione viene comunque persa"

PRIMIERO. Dopo oltre un anno dall'attivazione del numero unico di emergenza, alcune zone del Trentino non sono ancora coperte. La colpa? Alcune celle telefoniche.
Se si prova a chiamare il numero unico di emergenza nella zona del Primiero, la risposta arriva dai carabinieri di Feltre. "La suddivisione delle celle è datata - conferma l'ingegnere Paolo Simonetti, dirigente della Cue - quindi in questo momento abbiamo un disagio. Abbiamo interessato il ministero competente per le telecomunicazioni che fa capo a quello dello Sviluppo economico".
Una situazione che riguarda in particolare la zona del Primiero, un'area che comprende cinque comuni, circa 10 mila abitanti e un buon flusso turistico. Una situazione nota da tempo a livello provinciale, messa in luce anche in diverse interrogazioni, ma per ora senza risultati.
"Siamo all'opera per risolvere questa criticità - aggiunge Simonetti - stiamo facendo pressioni e domani mi reco a Roma anche per questo motivo. Al momento nessuna chiamata e segnalazione viene persa. In Veneto il 112 non è ancora attivo e quindi rispondono i carabinieri di Feltre. Certo, purtroppo, si perde un po' di tempo, un percorso tortuoso, in quanto gli agenti bellunesi devono poi inoltrare la richiesta a Trento".
Un problema che non riguarda soltanto il confine tra Trentino e Bellunese. "Abbiamo difficoltà analoghe anche sul confine tra Bolzano e Trento. Alcuni Comuni altoatesini - prosegue il dirigente - si agganciano alle celle provinciali. Non è un problema tecnico: le compagnie telefoniche devono cambiare la numerazione e spaccare le celle. Se la linea fissa richiede qualche passaggio in più, la risoluzione di quelle mobili sarebbe più semplice".
Un problema per ora è stato "risolto" oscurando i cartelli informativi del 112 posizionati lungo le strade con dei sacchi neri. "Il dialogo in sede ministeriale è aperto - conclude Simonetti - abbiamo inviato diverse note ufficiali per riuscire a far entrare definitivamente a regime il numero unico, un servizio di fondamentale importanza".