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Dimissioni Bonazzi da Confindustria, Ugo Rossi: "Dispiace, ha sempre mostrato impegno e visione", i sindacati: "La situazione non cambia e resta grave"
Anche Civica Trentina sostiene l'ex numero uno degli industriali. Filctem Cgil e Uiltec Uil continuano a mostrare preoccupazione per le incertezze dei lavoratori

TRENTO. Arrivano le prime reazioni dopo le dimissioni di Giulio Bonazzi dalla carica di presidente di Confindustria. Una decisione maturata per "evitare strumentalizzazioni - dice - per il ruolo che ricopro rispetto alla vicenda Aquaspace e per salvaguardare l'associazione, ma anche i dipendenti della realtà roveretana: non posso accettare che vengano utilizzati come scudo umano in questa situazione" (Qui articolo).
"Mi dispiace molto - commenta il governatore Ugo Rossi - per questa decisione: il presidente Bonazzi ha rivestito l'incarico con impegno e visione di futuro. Lo ringraziamo per la preziosa condivisione di impegni e strategie, così come per il lavoro comune che ha saputo impostare, nell'interesse della comunità trentina".
Sostegno all'ex numero uno degli industriali che arriva anche da Civica Trentina. "Ci rammarica per la rappresentatività dell'associazione - spiega il consigliere provinciale Claudio Civettini - ma anche perché Bonazzi davanti a domande specifiche ha sempre utilizzato il criterio dell’assoluta trasparenza".
Tante nel passato sono, infatti, le perplessità sollevate dalla forza politica: "Ma la risposta è stata un'apertura di ogni angolo della sua azienda - prosegue il consigliere provinciale - per le verifiche che abbiamo così potuto effettuare. Trasparenza che, anche senza l’approfondimento di ogni dettaglio chimico-tecnico, ha comunque rivelato totale disponibilità per chiarire ogni posizione".
"Nella rispettosa attesa di ogni risultanza sui controlli disposti dagli organi inquirenti - aggiunge Civettini - ci preme sottolineare la correttezza del presidente dimissionario, ma anche la necessità di una sollecitazione affinché la questione abbia una velocissima soluzione affinché azienda e dipendenti possano operare nei termini previsti dalla legge con la dovuta correttezza così come, per quanto di nostra conoscenza, sembrava essere".
Maggior preoccupazione invece sul fronte sindacale. "Non capiamo questo gesto in un momento delicato - commenta Alan Tancredi, segretario della Uiltec Uil - nel quale anche le organizzazioni sindacali stanno svolgendo un ruolo di pressione istituzionale su una vicenda che non è completamente chiara".
"Esprimiamo - conclude Tancredi - tutta la nostra più viva preoccupazione per le lavoratrici e i lavoratori che in un momento fragile come questo vedono venire meno un ruolo politico e di rappresentanza del loro datore di lavoro. Non conosciamo le strumentalizzazioni alle quali si riferisce e riteniamo che in questi momenti serva una forte fermezza che non lasci campo a nessuna strumentalizzazione, della quale i dipendenti tra Tessil4, Aquaspace e Aquafil non hanno certamente bisogno".
Una scelta individuale e legittima, ma che non cambia in alcun modo la gravità e la delicatezza della situazione anche per la Filctem Cgil: "Queste dimissioni non cambiano la sostanza del problema”, afferma il segretario Mario Cerutti, che aggiunge: "Non aveva un ruolo determinate nelle aziende in questione, Aquaspace e Tessil4, pur essendo un azionista di riferimento nella holding. Dal punto di vista sindacale rimangono 75 lavoratori che hanno sulla testa una spada di Damocle: se Bonazzi è presente o meno in Confindustria non cambia nulla".