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Disastro a Moena, stanziati 5 milioni di euro per i danni. Rossi: ''Il Trentino ha fatto in fretta e bene, sia nella gestione dell’emergenza che in seguito''
In meno di quattro giorni vigili del fuoco, forze dell'ordine e soccorsi sono riusciti a riportare la cittadina al suo splendore e ora, in meno di un mese, è anche stata predisposta la somma per i rimborsi. Ecco come fare le domande e le tempistiche

MOENA. I cittadini si sono rimboccati le maniche, infilati gli stivali e in pochi giorni con l'aiuto di vigili del fuoco, forze dell'ordine, tecnici della protezione civile hanno riportato Moena alla sua originaria bellezza. Oggi, a meno di un mese da quel terribile pomeriggio, è stata predisposta la cifra da mettere a disposizione per chi ha subito danni. Cinque milioni di euro stanziati con un provvedimento della giunta provinciale, proposto di concerto dal presidente Rossi e dall'assessore alla protezione civile Mellarini.
"Possiamo proprio dire – ha sottolineato il presidente Ugo Rossi – che il Trentino ha fatto in fretta e bene, sia nella gestione dell’emergenza che in seguito. Nel giro di pochi giorni i paesi colpiti sono tornati ad essere belli e accoglienti come prima, grazie alla consueta generosità e efficienza del nostro sistema di Protezione civile. Già il 6 luglio la Giunta provinciale aveva dichiarato la sussistenza dello stato di calamità, necessaria in vista degli interventi di ripristino e ricostruzione. Ora, dopo una prima valutazione dei danni, si apre la fase degli indennizzi per ristorare chi è stato danneggiato".
Il 3 luglio in poche ore erano caduti oltre 130 millimetri di pioggia facendo esondare i torrenti e provocando smottamenti e frane. Un vero disastro che ha travolto Moena e che può essere riassunto in questo numero: dalla sola briglia sul rio Costalunga, per ripristinarlo, sono stati asportate circa 8 mila metri cubi di materiale detritico, un volume pari alla capienza di circa 800 camion. Da subito, però, la gente si è messa al lavoro e sul posto si sono portati soccorritori e vigili del fuoco da tutto il Trentino e anche dal vicino Veneto per un totale di 700 volontari della protezione civile. E tempo quattro giorni tutto era tornato, praticamente, alla normalità.

I contributi e gli indennizzi, per i cittadini e le attività economiche, determinati con valutazioni di equità, serviranno per sostenere le spese sostenute per il ripristino e la riparazione dei danni arrecati a svariate tipologie di beni e attività, quali i veicoli (autovetture, motocicli, etc,), le abitazioni e loro pertinenze (cantine, accessi, etc.), compresi gli impianti e i lavori di sgombero, gli arredi e le attrezzature principali. Per le attività economiche e di lavoro autonomo oltre ai danni fisici alle strutture, mezzi e attrezzature saranno considerati i danni economici connessi a sospensioni dell’attività superiori ai 7 giorni o riduzioni significative dei ricavi di almeno il 20% con riferimento alle gestioni pregresse o, in caso di nuove attività, al piano finanziario.
La presentazione delle domande per l’ottenimento dei contributi e indennizzi previsti, dovrà avvenire entro i seguenti termini:
- entro 60 giorni a decorrere dal 10 agosto per quanto riguarda i danni ai veicoli;
- entro 120 giorni a decorrere dal 10 agosto per quanto riguarda le altre tipologie di danno.
Le strutture organizzative della Provincia a cui vanno indirizzate le domande sono:
- il Servizio prevenzione rischi, per quanto attiene le domande sui veicoli e gli immobili adibiti ad abitazione e pertinenze;
- l’Agenzia provinciale per gli incentivi alle attività economiche (APIAE), per quanto attiene le domande sui danni alle attività economiche e di lavoro autonomo.
Le domande potranno essere presentate tramite gli uffici periferici della Provincia o utilizzando il mezzo postale e la posta elettronica. Entro il 9 agosto i dirigenti delle due strutture provinciali predisporranno la modulistica necessaria che sarà disponibile sul sito istituzionale della Provincia.