L'ex mensa del Santa Chiara da luogo abbandonato a Urban Center. Approvata la delibera che autorizza la ristrutturazione
La struttura esistente è di circa 5800 metri cubi, mentre ad ampliamento realizzato il volume urbanistico sarà pari a 6600 metri cubi. L'edificio ospiterà anche la sede degli ordini degli ingegneri e degli architetti, mentre nell’ampliamento sarà insediato il centro giovani

TRENTO. Forse c'è un futuro anche per l'ex mensa Santa Chiara, divenuta negli anni ricettacolo di immondizia e riparo - quando trovano un varco - di senzatetto. Dopo anni di abbandono tornerà ad essere un punto vitale della città.
La giunta provinciale ha infatti votato la delibera con cui si autorizza la ristrutturazione del complesso tra il parco ed il teatro, con conseguente cambio di destinazione d’uso e ampliamento della struttura. L’intervento - come sottolinea lo stesso assessore Carlo Daldoss - si inserisce nel piano della Provincia autonoma di Trento di recupero degli immobili cittadini, privati e pubblici, così da contribuire a migliorare la qualità del paesaggio urbano del Trentino.
Il Comune di Trento aveva inoltrato lo scorso 4 aprile la richiesta di autorizzazione per realizzare in deroga alle norme d’attuazione del Piano Regolatore Generale, la ristrutturazione con cambio di destinazione d’uso ed ampliamento del complesso dell’ex mensa Santa Chiara. La richiesta è stata gestita ed accolta da parte della Provincia in poco più di un mese.
La struttura esistente è di circa 5800 metri cubi, mentre ad ampliamento realizzato il volume urbanistico sarà pari a 6600 metri cubi, con un ampliamento quindi di circa 760 metri cubi. Al termine dei lavori - che riguarderanno anche l’area parco - l’edificio storico ospiterà un urban center e la sede degli ordini degli ingegneri e degli architetti, mentre nell’ampliamento sarà insediato il centro giovani.
Inoltre, nell’ampliamento a sud sarà previsto un pubblico esercizio e nel piano seminterrato locali di servizio.