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Il presidente argentino Fernández positivo al Coronavirus dopo due dosi di vaccino Sputnik
Alberto Fernández , presidente del paese sudamericano da dicembre 2019, si è sottoposto sabato scorso al test molecolare dopo aver iniziato ad accusare lievi sintomi ed è successivamente risultato positivo, nonostante le due dosi del vaccino russo Sputnik V ricevute tra gennaio e febbraio.

TRENTO L'efficacia del vaccino russo Sputnik V (il cui utilizzo non è ancora stato approvato né dall'Ema né dall'Aifa) sarebbe, secondo uno studio pubblicato sulla rivista britannica The Lancet, del 91%. Una percentuale molto elevata, paragonabile a quella garantita dai vaccini ad mRna sviluppati da Pfizer/BioNTech e Moderna, ma che lascia pur sempre un margine di quasi 10 persone su 100 a rischio infezione, anche se lieve, nonostante l'inoculazione del farmaco: è questo il caso del presidente argentino Alberto Fernández, che sembrerebbe essere il primo tra i leader mondiali a risultare positivo al Covid dopo la vaccinazione.
Fernández, che ha compiuto 62 anni proprio in questi giorni, avrebbe infatti ricevuto entrambe le dosi dei Sputnik V, la prima il 21 gennaio e la seconda l'11 febbraio, risultando così teoricamente protetto dal virus. Nella mattinata di sabato scorso però, dopo aver accusato lievi sintomi (mal di testa e febbre poco superiore a 37°) il presidente argentino avrebbe deciso di sottoporsi per sicurezza ad un tampone molecolare, risultato poi positivo nel corso della serata.
"Il vaccino è efficace al 91.6% - ha twittato a riguardo il profilo ufficiale di Sputnik, citando il Centro russo di epidemiologia e microbiologia Gamaleya Institute - ma al 100% nella prevenzione dei casi più severi. Ti auguriamo una pronta guarigione!". L'Argentina è stato il primo paese sudamericano ad approvare, ancora a dicembre 2020, l'utilizzo del vaccino russo ma le inoculazioni stanno procedendo a rilento, con un numero totale di dosi somministrate di poco superiore ai 4 milioni, su una popolazione di quasi 45 milioni di persone.