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Ritrovato dopo 9 mesi il corpo del 46enne Alessandro Fornoni: era stato occultato dalle imponenti nevicate
La sagoma del cadavere è stata individuata da alcuni alpinisti di passaggio, Alessandro Fornoni era uscito di casa per un’escursione su cima Presolana ma da ottobre di lui si erano perse le tracce. Subito si era pensato al tragico incidente, ora la conferma

COLERE (BG). Il corpo senza vita di Alessandro Fornoni è stato ritrovato ieri, 22 giugno, dopo 9 mesi di ricerche. Del 46enne, meccanico di Ardesio, si erano perse le tracce agli inizi di ottobre 2020 quando era uscito di casa per effettuare un’escursione in Presolana.
Dopo il mancato rientro a casa le ricerche erano andate avanti per diversi giorni e in più occasioni. Il giorno stesso della scomparsa però, in quota aveva nevicato abbondantemente. Nei successivi mesi invernali, nonostante l’attenzione non fosse mai venuta meno, era diventato ancora più complicato ritrovarlo. Fin da subito si era fatta sempre più spazio l’ipotesi di un tragico incidente.

Con l’innalzamento delle temperature e l’arrivo dell’estate, consapevoli che le probabilità di ritrovare il corpo dell’uomo sarebbero aumentate, il soccorso alpino delegazione Orobica, in collaborazione con il Sagf della guardia di finanza, ha organizzato una esercitazione congiunta proprio alla base della parete Nord della Presolana, nell’area in cui si riteneva fosse possibile ritrovarlo.
In particolare, la guardia di finanza ha messo a disposizione, oltre ai soccorritori, anche il personale specializzato del Tas (Tecnologia applicata al soccorso), con sofisticate apparecchiature per la raccolta e l’elaborazione dei dati.

Nel pomeriggio di ieri, in contemporanea alle operazioni, per caso due alpinisti che stavano scendendo lungo la linea di calata delle doppie del Cengione Bendotti, hanno individuato la sagoma del corpo e hanno subito avvertito i soccorsi. Il cadavere è stato recuperato in parete e portato a valle con un elicottero AB412 della Sezione Aerea di Venegono.