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“Una rete di parrucchieri per accogliere anche le persone con disabilità”: con Christian Plotegher nasce 'Le forbici a cuore'. In un giorno già 15 le chiamate da tutt'Italia
Dopo aver ricevuto un'onorificenza dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per il suo impegno nel creare un ambiente inclusivo anche per ragazzi con disabilità nel suo salone, il titolare della Barber Factory 1975 di Rovereto Christian Plotegher ora vuole fare un passo in più: “Con quest'associazione punto a dare vita ad una rete di professionisti a livello nazionale in grado di accogliere anche clienti con sensibilità e necessità particolari”. In un giorno sono già 15 le chiamate arrivate da tutto il Paese
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ROVERETO. “Un obiettivo è quello di riuscire a creare una rete a livello nazionale per formare professionisti a 360 gradi, capaci di accogliere anche i clienti con sensibilità e necessità particolari, come ad esempio chi soffre di disturbi dello spettro autistico”. Ma l'idea alla base di 'Le forbici a cuore', spiega il fondatore dell'associazione Christian Plotegher, titolare a Rovereto del salone Barber Factory 1975, è più ampia e punta, in generale, a delineare una sorta di standard in tutta Italia per la cura dei capelli di tutte le persone affette da disabilità. E la proposta sta funzionando.
“Ho già ricevuto una quindicina di chiamate, quattro dal Trentino e il resto da tutto il Paese” spiega Plotegher, che pochi mesi fa per la sua attività d'inclusione nei confronti di clienti affetti da disturbo dello spettro autistico aveva ricevuto addirittura un'onorificenza dal Capo dello Stato Sergio Mattarella (Qui Articolo). Alla Barber Factory 1975 tutto era nato un paio d'anni fa quando, dopo l'orario di chiusura, Plotegher aveva accolto un bambino affetto da una lieve forma di autismo per un taglio di capelli. “In quel momento ho scoperto l'importanza delle Quiet Hours (i momenti in cui, all'interno di attività e negozi, le stimolazioni vengono ridotte al minimo per rendere gli spazi più accoglienti a chi soffre di autismo ndr) – racconta Plotegher – e la sensibilità necessaria a trattare certe problematiche anche riguardo alle attività di tutti i giorni”.

Abbassando le luci, spegnendo la radio e permettendo al piccolo di arrivare dopo la chiusura (evitandogli quindi lo stress di trovarsi in mezzo ad altre persone), il barbiere roveretano è stato in grado di creare un ambiente confortevole in cui sia il bambino che i genitori si sono finalmente trovati a loro agio. “Tante volte le famiglie devono tagliare ai figli i capelli a casa – spiega Plotegher – io nel tempo ho imparato a prepararmi con un approccio diverso per i clienti con sensibilità particolari”. Un approccio che ha portato alla Barber Factory 1975 diversi minori affetti da forme di autismo che, insieme ai genitori, cercavano un luogo in cui sentirsi a loro agio anche durante il taglio dei capelli.
Ora con 'Le forbici a cuore' Plotegher punta a creare su tutto il territorio nazionale una rete di professionisti in grado di accogliere tutti i clienti, compresi quelli con bisogni specifici. “Aver ricevuto l'onorificenza dal Presidente della Repubblica mi ha spronato a fare qualcosa di più – spiega il roveretano - la mia idea è di realizzare una sorta di corso formativo da portare avanti insieme ad una figura professionale esterna, in grado di approfondire in particolare l'aspetto caratteriale dei clienti. L'obiettivo è far sì che tutti gli appartenenti all'associazione, da Catania a Merano, partano da uno stesso standard. Poi a fare la differenza saranno le persone”.
Nella relazione, per esempio, con i clienti affetti disturbi dello spettro autistico è fondamentale conoscere il problema e attuare una serie di piccole accortezze, dice Plotegher. “E' importante creare un ambiente privo di fonti di stress – spiega il parrucchiere – in cui le stimolazioni vengono ridotte al minimo”. Niente rasoio elettrico dunque, fa troppo rumore, luci basse e radio spenta: “Il resto lo fa la sensibilità dell'individuo, io per esempio punto sull'affetto, la coccola”. I membri della nuova associazione si riconosceranno per un'adesivo del logo esposto in vetrina e ora, dice Plotegher, mancano solo gli ultimi dettagli. “Al momento non so se i corsi potranno svolgersi in presenza – conclude il barbiere roveretano – ma l'idea rimane e il primo riscontro ottenuto oggi mi fa ben sperare”.