A Trento il dramma dei migranti sulla “rotta balcanica” con la mostra “Finding Home”
La mostra, promossa da Ics Trieste (Consorzio Italiano Solidarietà - Ufficio Rifugiati Onlus), approda a Trento nell’ambito della campagna “Cambiamo rotta!”, lanciata già a maggio 2021

TRENTO. Si intitola “Finding Home” ed è l'importante mostra forografica ospitata dal 16 dicembre al 1° gennaio 2023 nelle sale di Torre Mirana a Trento in via Belenzani, 3.
Una mostra che vuole raccontare il dramma dei migranti sulla “rotta balcanica” e allo stesso tempo rilanciare la campagna “Cambiamo rotta!” a sostegno del campo profughi di Biha in Bosnia. Gli scatti esposti sono stati realizzati in Bosnia ed Erzegovina tra il febbraio e il marzo 2021 dalla fotografa Chiara Fabbro, da anni impegnata sul terreno dei diritti umani e delle migrazioni. (QUI IL LINK DELLA MOSTRA)
Foto che parlano dei migranti che cercano di raggiungere l’Europa via terra attraverso uno dei percorsi più pericolosi: giunti al confine tra Bosnia Erzegovina e Croazia, i più vengono infatti fermati e rispediti indietro, in dispregio al diritto internazionale e al diritto d’asilo.
La mostra, promossa da Ics Trieste (Consorzio Italiano Solidarietà - Ufficio Rifugiati Onlus) approda a Trento nell’ambito della campagna “Cambiamo rotta!”, lanciata già a maggio 2021 da un ampio gruppo di realtà locali: Diocesi di Trento, Ipsia Trentino, Acli, Atas, Cnca Trentino, Movimento dei focolari, Forum Trentino per la pace e i diritti umani e Osservatorio Balcani Caucaso. La campagna, mirata a sensibilizzare la comunità trentina al fine di sostenere le associazioni che operano a favore di quanti restano bloccati in Bosnia, ha consentito di raccogliere, dal suo avvio, quasi 40 mila euro destinati a supportare le attività portate avanti, tra gli altri, da Ipsia – Acli, in particolare nel campo profughi di Lipa, presso la città di Bihać, nel distretto bosniaco di Una Sana. Due le attività finanziate, fondamentali per il campo di Lipa, visitato a maggio da una delegazione trentina: il servizio lavanderia e le cucine collettive.
La prima risponde ad una necessità igienico-sanitaria mentre la seconda ad una più relazionale e identitaria: poter cucinare in base alle proprie tradizioni, invece di ricevere quotidianamente un pasto dalla Croce Rossa locale, permette infatti di avere maggiore autonomia di lavorare insieme ad altri. L’urgenza, entrando nei mesi più freddi dell’anno, riguarda ora soprattutto il sostegno all’attività della lavanderia, poiché vestiti e lenzuola pulite sono prerequisito per il mantenimento della salute. A causa della scarsa igiene, si stima infatti che circa il 50% dei migranti soffra di scabbia.
Il rilancio della campagna “Cambiamo Rotta!” ha l’obiettivo di raccogliere nei prossimi mesi almeno 30mila euro per consentire la prosecuzione dell’attività della lavanderia, con la costante verifica degli operatori di Ipsia. Al tema dei migranti sulla rotta balcanica sarà dedicata anche la Giornata della Pace del 1° gennaio a Trento. Nel pomeriggio di Capodanno si terrà una marcia silenziosa per le vie della città capoluogo, con sosta in alcuni luoghi simbolo per il mondo dei richiedenti asilo e testimonianze significative, fino alla Messa conclusiva in cattedrale con l’arcivescovo Lauro. Sul tema migranti il 2 gennaio a Rovereto interverrà in un incontro pubblico padre Alex Zanotelli.