"Gli ucraini con il loro presidente? Sono eroi, combattono il regime fascista russo. Dopo Putin ne arriverà un altro e la storia si ripeterà"
Intervista al grande autore, e dissidente, russo Mickhail Shishkin, che sarà a Rovereto per un incontro organizzato dalla Libreria Arcadia: "Alla fine degli anni '80 e all'inizio degli anni '90 i russi erano aperti al modello di vita 'occidentale'. Volevano solo vivere come nei film americani. Ma l'intera idea di società democratica è stata screditata dalla 'democrazia governata' di Putin''

ROVERETO. “La Russia di Putin vista da Mickhail Shishkin, lo scrittore dissidente”. È questo il titolo dell'incontro che venerdì sera, alle 18 nella Sala Coro Bianche Zime in via della Terra, vedrà protagonista nella Città della quercia il grande autore russo, che nell'occasione presenterà anche il suo ultimo romanzo (“Punto di fuga”, pubblicato da 21Lettere). Un lavoro con il quale Shishkin, da anni ormai residente in Svizzera, si è aggiudicato nel 2022 il Premio Strega europeo, dopo aver vinto tutti e tre i più importanti premi letterari russi. L'evento è stato organizzato dalla libreria Arcadia di Rovereto e ad intervistare l'autore sarà Giorgio Gizzi, mentre la traduzione dall'inglese sarà affidata a Silvia Turato. Per partecipare è necessaria la prenotazione, da effettuarsi chiamando lo 0464.755021 o scrivendo a info@libreriarcadia.com.
“La Russia di Putin vista da Mikhail Shishkin, lo scrittore dissidente”: è questo il titolo dell'incontro che venerdì la vedrà protagonista a Rovereto. Secondo lei è possibile immaginare nei prossimi anni un 'dopo Putin' in Russia? Un cambio di rotta, magari, verso una Russia democratica?
Certamente avremo una Russia 'post-Putin', e potrebbe succedere molto presto. Ma dubito che potrebbe trattarsi di una Russia democratica. La Seconda guerra mondiale in Europa non è finita con la morte di Hitler. È finita con la totale sconfitta della Germania e la distruzione dello Stato nazista. La possibilità di istituire una Germania democratica dopo Hitler è stata assicurata dagli Alleati. Essi portarono a termine i processi di Norimberga ed il processo di de-nazificazione. Chi garantirà i cambiamenti democratici in Russia? Chi perseguiterà i criminali di guerra? I criminali di guerra stessi? Sono sicuro che ci sarà una de-Putinizzazione in Russia, ma sarà portata avanti da un nuovo Putin.
In Russia la popolazione ed i soldati credono nella propaganda del Cremlino? Per esempio nella 'de-nazificazione' dell'Ucraina?
Avete visto le proteste durante la mobilitazione? Quasi un milione di persone hanno lasciato la Russia. Ma altre centinaia di migliaia di uomini sono andati obbedientemente a uccidere gli ucraini e a farsi uccidere. Non penso che credano nella 'de-nazificazione' dell'Ucraina, penso che credano di dover obbedire agli ordini del comando. È la mentalità di generazioni. Sono nati in questo 'quadro' del mondo: la Russia è un'isola nell'oceano dei nemici che odiano noi russi e vogliono distruggere il nostro santo Paese. Solo il Padre al Cremlino può salvarci e noi dobbiamo sacrificare le nostre vite per salvare la Russia dal fascismo come hanno fatto i nostri i nonni.
Vorrebbe tornare prima o poi a vivere, e scrivere, in Russia?
Naturalmente sarei felice di tornare in Russia. Ma in quale Russia? Io voglio vivere e scrivere nella mia Russia, un Paese libero dal regime corrotto e dai criminali di guerra, un Paese con una società democratica, elezioni libere e persone libere. Quindi non c'è nessuna Russia nella quale io possa tornare.
Quale futuro immagina per il Paese?
Non ci sarà più una Federazione Russa come quella che siamo stati abituati a vedere sulla mappa negli ultimi 30 anni. La Russia è gravida di nuovi Stati indipendenti, come l'Unione Sovietica nell'ultimo periodo. Il fattore scatenante sarà la scomparsa di Putin. Repubbliche nazionali come la Cecenia diventeranno indipendenti. Il processo di disintegrazione dell'Impero russo continuerà. Non sono sicuro che i nuovi Stati saranno democratici in modo 'europeo'. Ci saranno molto caos e molte lotte per il potere tra le diverse parti delle strutture statali rimaste. La popolazione, stanca dell'anarchia, cercherà una mano forte per ristabilire l'ordine. Alle più libere elezioni non voteranno per un 'traditore nazionale' degli emigrati oppositori, ma per un patriota che ha combattuto il fascismo in Ucraina. E le democrazie occidentali sosterranno il nuovo dittatore russo perché prometterà di prendere il controllo sui resti delle armi nucleari. E la storia russa si morderà di nuovo la coda.
E' diffusa tra la popolazione l'idea di voler rappresentare un 'blocco' alternativo al modello occidentale? O forse i cittadini preferirebbero in realtà vivere in una Paese più vicino proprio a quel modello?
Alla fine degli anni '80 e all'inizio degli anni '90 i russi erano aperti al modello di vita 'occidentale'. Non avevano esperienza di uno Stato di diritto, non avevano mai vissuto in una democrazia. Volevano solo vivere come nei film americani: libertà, McDonald's, elezioni, auto di grossa cilindrata eccetera. Poi, negli anni '90 sono state attuate riforme criminali e la popolazione è stata brutalmente derubata sotto slogan democratici. L'intera idea di società democratica è stata screditata dalla 'democrazia governata' di Putin. Ora, se una politica di opposizione chiedesse cambiamenti democratici in Russia la popolazione direbbe: “No, abbiamo già avuto la vostra 'democrazia', è abbastanza!”.
Cosa ne pensa del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e della battaglia della popolazione ucraina per rimanere ancorata proprio a quel modello?
Putin odia l'Ucraina perché gli ucraini sono riusciti a cacciare la loro banda criminale al potere, e potrebbe essere un esempio anche per i russi. Il suo obiettivo era distruggere l'Ucraina indipendente che cercava di ancorarsi al modello Occidentale. Ma ha fatto male i conti. Gli ucraini con il loro presidente sono eroi. Combattono contro il nostro nemico comune, il regime fascista russo. Non importa quello che dicono al Cremlino, importa solo quello che fanno: il fascismo russo. E noi, tutti i popoli e tutti i Paesi, dobbiamo fare il possibile per aiutare l'Ucraina.