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In un anno le cremazioni a Trento sono state il 70% dei decessi totali (per un fatturato di oltre 1,5 milioni di euro): ecco i dati del tempio crematorio
Nella struttura da ottobre 2021 a settembre 2022 sono state 2797 le cremazioni effettuate, un 25% in più di quelle inizialmente previste, con un fatturato realizzato di oltre 1 milione e mezzo di euro (rispetto agli 870mila euro previsti)

TRENTO. Le cremazioni a Trento sono state il 70% sul totale dei decessi dell'ultimo anno e, in termini assoluti, hanno superato del 25% quelle previste: ecco tutti i dati del primo anno di attività del tempio crematorio. Nella struttura, che dopo il fine lavori nel marzo dello scorso anno ha iniziate le attività il 29 settembre 2021, sono state 2797 in tutto le cremazioni effettuate da ottobre 2021 al 30 settembre 2022 a fronte di un totale previsto di 2.230.
Un aumento che si riflette anche nel fatturato totale, arrivato in un anno a 1.590.000 euro (il dato previsto era pari a 870mila euro). Le imprese funebri accreditate, dice il Comune, sono 44 di cui 37 trentine e 7 da fuori Provincia. In termini assoluti, sono state 814 le cremazioni che hanno riguardato cittadini residenti nel Comune di Trento (e che rappresentano, come detto, il 70% dei decessi totali), 1.633 quelle che hanno invece riguardato cittadini residenti nel territorio provinciale (escluso, ovviamente, il capoluogo) e 350 quelle che hanno riguardato persone residenti fuori Provincia.
La struttura, dice l'Amministrazione del capoluogo, occupa circa 1000 metri quadrati nel quadrante sud del cimitero, dei quali la metà aperti al pubblico con due sale del saluto ciascuna con 24 posti a sedere, dove mediante monitor si più assistere all'avvio della cremazione e attenderne la fine. Le linee di cremazione, alimentate a metano, sono due, ciascuna autonoma rispetto all'altra ed operano fino ad un massimo di 12 cremazioni giornaliere. È attivo, spiega il Comune, il tracciamento mediante QrCode e videoregistrazione di tutte le fasi della cremazione (ognuna dura circa 2 ore), dal ricevimento del feretro alla consegna dell'urna.
“Per quanto riguarda gli aspetti ambientali – spiegano le autorità – è operativo un sistema di filtrazione ed abbattimento polveri, di depurazione dei fumi a secco e di controllo e analisi in continuo dei parametri di combustione, emissione e polverizzazione delle ceneri. Viene quindi garantito il rispetto delle più recenti normative applicabili in materia: è previsto il riutilizzo dell'energia termica per alimentare gli impianti interni e le attrezzature cimiteriali”.
I costi del servizio sono: cremazione adulti 390 euro, cremazione resti mortali 330 euro. Sala del saluto 34 euro, giardino delle rimembranze 103 euro.