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L'identikit del no-vax? Problemi economici, lavorativi e abitativi e licenza di scuola media

In generale le teorie anti-vaccino convincerebbero principalmente persone con un livello d'istruzione più basso e più fragili dal punto di economico-abitativo secondo una ricerca del Dipartimento di epidemiologia del Lazio

Pubblicato il - 09 gennaio 2022 - 15:07

TRENTO. Mentre con gli ultimi provvedimenti governativi è stato imposto l'obbligo vaccinale in Italia per tutti gli over-50 una ricerca del Dipartimento di epidemiologia della Regione Lazio tenta di fotografare il 'no-vax medio', i risultati? La percentuale di non vaccinati è più alta negli stranieri, nei meno istruiti e “nei residenti in sezioni di censimento più deprivate”.

 

Ad anticipare le conclusioni dello studio (pronto per la pubblicazione) è la Repubblica. Il campione considerato all'interno del report sono gli abitanti del Lazio che hanno compiuto i 35 anni (3,5 milioni di persone) per non includere chi ancora non ha concluso gli studi. Come riporta il quotidiano romano, la copertura vaccinale osservata è relativa al 22 dicembre, quando la popolazione senza nemmeno una dose nel Lazio era poco più del 10%.

 

Tra le persone con un basso titolo di studio (al massimo la licenza media) secondo lo studio il rischio di non essere vaccinati rispetto a chi invece ha conseguito una laurea è maggiore del 40%, una percentuale che si traduce in un dato eloquente: per ogni non vaccinato con laurea ce ne sono quasi 3 con il diploma di scuola media inferiore.

 

La stessa situazione si verifica anche con riferimento al contesto socioeconomico e abitativo: chi ha una posizione più svantaggiata infatti (“i residenti in sezioni di censimento più deprivate” è scritto nello studio, tendenzialmente quindi chi è disoccupato, vive in condizioni di solitudine in contesti ad alta densità abitativa e senza casa di proprietà) avrebbe un rischio di non essere vaccinato maggiore del 30% rispetto a chi vive una condizione più avvantaggiata. Se si prende in considerazione la popolazione straniera poi, e in particolare quella che arriva da Paesi “ad alta pressione migratoria”, il rischio di non essere vaccinati sarebbe addirittura 3 volte maggiore rispetto ad un italiano.

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