
Mondo del turismo in lutto, addio all'albergatore [...]

Violentissimo scontro fronto-laterale fra due auto, un [...]

Lutto in Valsugana e nel mondo del tennis, addio a Ezio [...]

Fra leggende e previsioni sono in arrivo i ''giorni della [...]

Widmann assolto per gli “scaldacollo anti-Covid”: [...]

Ponte nelle Alpi dedica la Casa Rossa a David Sassoli. Il [...]

Assisi, ucciso a 24 anni durante una battuta di caccia, [...]

Le fiamme avvolgono il camino di un'abitazione (FOTO), [...]

Dalle cooperative Il Ponte e Iter nasce 'Impronte': [...]

Giustizia, in Trentino manca personale nei tribunali: 225 [...]
Oro rosso, sequestro in Trentino da parte della polizia: più di sei quintali di rifiuti ferrosi trovati in un'abitazione, interrotta un’attività di gestione non autorizzata
Durante l'ispezione di un'abitazione è stata trovata attrezzatura specifica per la pesatura e la prima lavorazione del materiale ferroso prima di essere conferiti a strutture private compiacenti, autorizzate al riciclo dei metalli mediante fusione

ROVERETO. Oro rosso, sono 682 i chilogrammi di rifiuti ferrosi che sono stati sequestrati nei giorni scorsi dalla polizia ferroviaria di Rovereto durante l'ispezione che è stata fatta in un'abitazione delegata dalla Procura.
I rifiuti ferrosi, viene spiegato, sarebbero probabile provento di attività illecita. Il controllo, eseguito martedì scorso nell’abitazione, ha permesso di scoprire nelle pertinenze della sua casa attrezzatura specifica per la pesatura e la prima lavorazione del materiale ferroso prima di essere conferiti a strutture private compiacenti, autorizzate al riciclo dei metalli mediante fusione.
Il sequestro della merce e dell’attrezzatura si colloca nell’ambito dei controlli denominati “Oro Rosso”, disposti mensilmente dal Servizio Polizia Ferroviaria, per contrastare il fenomeno dei furti di rame che, in ambito ferroviario, spesso si traducono in ritardi nella circolazione dei treni e, conseguentemente, in disagi per i viaggiatori.
Al termine dell’attività d’indagine, coordinata dall’Autorità Giudiziaria roveretana, è stata denunciata una persona, ufficialmente in pensione ma che in realtà esercitava abusivamente la professione.