Gettano il materiale di scarto sulla pubblica via mentre passano i carabinieri, scatta il controllo: trovato un lavoratore in nero e varie violazioni alle norme di sicurezza
Denunciato in stato di libertà un imprenditore edile per un cantiere a Tione. Sono state accertate varie violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro: ad esempio, è stato rilevato che il ponteggio, pur essendo esposto sulla pubblica via, non era dotato di protezione contro la caduta di materiale edile di scarto, sempre il ponteggio era privo degli assi ferma piedi e degli appoggi i quali non erano stati fissati sul terreno, infine il cantiere era sprovvisto di tutta la cartellonistica obbligatoria

TIONE. In cantiere era al lavoro un operaio ''in nero'' di provenienza extracomunitaria privo di regolare permesso di soggiorno. Nei giorni scorsi, i carabinieri di Tione sono intervenuti denunciando in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trento un imprenditore edile.
Tale attività, che si inserisce nel solco dei controllo per garantire la “Sicurezza sui Luoghi di Lavoro”, è nata durante una normale pattuglia a piedi svolta dai carabinieri della Stazione di Tione, allorquando i militari hanno rilevato la presenza di alcuni lavoratori stranieri sul ponteggio di un cantiere edile di una abitazione privata, intenti a svolgere la pulizia del piano di calpestio, gettando il materiale di scarto lungo la pubblica via.
A quel punto i carabinieri sono intervenuti effettuando un accesso immediato al cantiere per verificare la corretta applicazione delle misure anti infortunistiche e la regolarità dei rapporti di lavoro del personale presente. Ebbene, nel sito in questione, sono stati individuati e successivamente identificati 4 lavoratori stranieri, tutti provenienti dall’area balcanica, privi della tessera di riconoscimento aziendale: di questi, uno risultava irregolare sul territorio nazionale ed infatti nei suoi confronti non era stata fatta da parte dell’imprenditore edile alcuna comunicazione di assunzione al Centro per l’Impiego, risultando quindi a tutti gli effetti un lavoratore in nero, mentre gli altri tre erano viceversa in regola.
Inoltre, sono state accertate varie violazioni al decreto legislativo in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, le quali sono state segnalate all’Unità Operativa di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (Uopsal) per l’applicazione delle sanzioni di competenza: ad esempio, è stato rilevato che il ponteggio, pur essendo esposto sulla pubblica via, non era dotato di protezione contro la caduta di materiale edile di scarto, sempre il ponteggio era privo degli assi ferma piedi e degli appoggi i quali non erano stati fissati sul terreno, infine il cantiere era sprovvisto di tutta la cartellonistica obbligatoria in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.
A conclusione dell’attività, il lavoratore straniero in nero irregolarmente presente sul territorio nazionale è stato accompagnato presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Trento per gli adempimenti previsti dalla normativa in tema di espulsione, mentre per il cantiere è stata disposta la sospensione dell’attività in attesa di sanare le violazioni riscontrate.