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IL PODCAST. Tragedia del Cermis, 25 anni dopo stop alle celebrazioni pubbliche. Il sindaco di Cavalese ripercorre la vicenda: ''Permangono rabbia e preoccupazione''

Dopo 25 anni dal tragico accadimento l’amministrazione sceglie di interrompere gli eventi pubblici per ricondurre le celebrazioni alla sfera privata delle famiglie, coltivando uno spazio più intimo della memoria di quei giorni. Nell’intervista al Sindaco di Cavalese, Sergio Finato, si ripercorrono i fatti che hanno segnato tutta la comunità per guardare al futuro. Finato: ''è giusto portare avanti la memoria in modo diverso. Dalle famiglie pieno supporto"

Di Francesco Cestari - 05 February 2023 - 19:39

CAVALESE. Era il 3 febbraio del 1998 quando alle 15:13 un jet dell'aeronautica militare statunitense tranciò di netto le funi della funivia del Cermis. Volava a bassa quota, a circa 150 metri, e ben oltre la velocità massima consentita. Quel giorno persero la vita 20 persone. Con la guerra dei Kosovo alle porte, il caso del Cermis balzò in un attimo su tutte le cronache, anche a livello internazionale. Cavalese e la comunità della Val di Fiemme si trovarono così, di colpo, sotto shock e al centro di delicati equilibri internazionali.

 

Un fatto drammatico che però, incredibilmente, non era ila prima strage legata alla funivia del Cermis. Era già successo, infatti, che il 9 marzo del 1976, un malfunzionamento dell’impianto portò alla morte di 42 persone. Per la comunità della Val di Fiemme entrambe le stragi rappresentano una ferita profonda ancora oggi (QUI L’ARTICOLO). Negli anni, tuttavia, la memoria di quei giorni si evoluta e la partecipazione diretta della comunità alle celebrazioni in ricordo delle vittime si è affievolita. In parte anche per questa ragione, l’amministrazione del Comune di Cavalese, congiuntamente con la Comunità di Valle, il presidente del Consiglio Provinciale e, non ultime, le famiglie delle vittime, hanno concordato nel mettere uno stop alle celebrazioni ufficiali pubbliche.

 

La memoria, verrà coltivata quindi in una dimensione più intima e privata. Non verrà meno però la messa in ricordo delle vittime e, aggiunge Finato, “l’amministrazione continuerà ad onorare le due lapidi”. Il ricordo delle stragi, per evitare che venga dimenticato, sarà affidato a mezzi maggiormente capaci di dialogare anche con le nuove generazioni. Saranno quindi coinvolte direttamente le scuole e il mondo del teatro per rielaborare quanto successo.

A distanza di anni, se si considera l'esito della vicenda giudiziaria che ha visto coinvolti i piloti del Grumman EA-6B Prowler che tranciò il cavo della funivia, quello che resta di quei tragici giorni è anche “un sentimento di rabbia e preoccupazione” conclude Finato. Sentimenti che sono riemersi con maggior forza soprattutto quando nel luglio del 2021 gli F-16 della Belgian Air Force sorvolarono le Valli di Fiemme e Fassa (QUI L’ARTICOLO).

 

Oggi la Comunità della Val di Fiemme guarda avanti e si mostra capace di guardare al futuro con ottimismo. Da poco conclusa, la Marcialonga - il principale evento del comprensorio - è stata un grande successo e il Sindaco ne riporta soddisfatto i numeri. Ai microfoni di TrenTopic, il primo cittadino concede poi uno spoiler sulla nuova partnership prevista per i prossimi mesi.

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