L'Adige si ritira e riemerge una bombarda della Prima Guerra Mondiale: interviene l'Esercito con il Genio Alpino della Brigata Julia
La scoperta è stata fatta qualche giorno fa dai forestali che stavano procedendo a lavori di disboscamento e pulizia nei pressi del fiume

TRENTO. La siccità sta portando l'Adige a ritirarsi sempre di più nel suo alveo e così riemergono ''presenze'' di un passato lontano anche se mai dimenticato. Dal greto del fiume, nei pressi di Mattarello, è così stata scoperta dal personale del servizio forestale che stava effettuando lavori di disboscamento e pulizia, una bombarda da 240 millimetri della Prima Guerra Mondiale di quelle quelle utilizzate dal Regio Esercito Italiano durante il conflitto.
Il ritrovamento è avvenuto il 7 marzo e subito sono entrati in azione gli artificieri dell’Esercito del 2° reggimento genio guastatori alpini che l'hanno neutralizzata, in situazione di emergenza.
A seguito del coordinamento con il Commissariato del Governo di Trento e del Comando Truppe Alpine dell’Esercito, il manufatto è stato immediatamente ricognito dal Genio Alpino della “Julia”, messo in sicurezza e movimentato in protezione presso un sito idoneo per la demolizione finale, con la cornice di sicurezza delle Forze dell’Ordine e il supporto sanitario fornito dalla Croce Rossa Italiana - Corpo Militare.

In breve è stata dunque ripristinata la situazione, restituendo immediatamente l’incolumità della cittadinanza.
Mattarello, con la "Untere Batterie Mattarello" faceva parte del sistema di fortificazioni della Fortezza di Trento e rivestiva un ruolo molto importante rappresentando un fondamentale sbarramento da Rovereto e dalla Vallagarina. Allo scoppio della guerra, però, era già considerato obsoleto e quindi venne disarmato e usato come magazzino. Dopo la guerra fu prima trasformata in deposito polveri dall’Esercito Italiano e poi distrutto nel 1928.