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Morte di Florian Nussbaumer, a ucciderlo un coetaneo in moto: poi il tentativo di depistaggio sostituendo i pezzi danneggiati nascondendoli

Il giovane aveva tentato di ritardare il lavoro degli inquirenti cercando di coprire le tracce della propria responsabilità sostituendo parte dei pezzi danneggiati, a causa del sinistro stradale con conseguenze mortali, occultandoli in una zona impervia di montagna sotto la fitta vegetazione del bosco e mostrando ai militari, nelle prime fasi delle indagini, un veicolo diverso da quello effettivamente coinvolto  nel sinistro

Pubblicato il - 22 settembre 2023 - 18:46

SARENTINO. Le indagini hanno fatto emergere che a travolgere Florian Nussbaumer, 23enne di Sarentino che ha perso la vita nella notte di domenica scorsa mentre stava rincasando, sarebbe stato un altro giovane coetaneo del posto alla guida di una moto da cross. Nei primi momenti sembrava essersi trattato di un grave incidente ad aver causato la morte del giovane ma più passano le ore e più emergono i dettagli dell'indagine condotta dai carabinieri

 

Nel corso delle attività investigative svolte dai militari appartenenti al Comando Provinciale Carabinieri di Bolzano, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bolzano, è emerso che, un coetaneo del posto, alla guida di una moto da cross, dopo aver partecipato a specifica manifestazione che si era tenuta in Sarentino, nel rientrare a casa, avrebbe travolto il giovane Florian, il quale anch’egli aveva partecipato alla manifestazione come spettatore.

 

I carabinieri, dopo aver svolto i dovuti rilievi sulla SP137, hanno rinvenuto delle tracce che gli inquirenti definiscono inconfutabili e riconducibili ad una moto da cross, recandosi tempestivamente a casa del presunto responsabile.

 

Il soggetto, fra l’altro, aveva tentato di ritardare il lavoro degli inquirenti cercando di coprire le tracce della propria responsabilità sostituendo parte dei pezzi danneggiati, a causa del sinistro stradale con conseguenze mortali, occultandoli in una zona impervia di montagna sotto la fitta vegetazione del bosco e mostrando ai militari, nelle prime fasi delle indagini, un veicolo diverso da quello effettivamente coinvolto  nel sinistro.

 

Il Comandante Provinciale dei Carabinieri, colonnello Raffaele Rivola, nell’unirsi al cordoglio verso la famiglia della vittima, ha precisato che: “Il numero di gravi episodi come quello di Sarentino rimane molto alto, nonostante gli sforzi profusi per fare informazione e prevenzione. È fondamentale che tutti quanti, soprattutto le nuove generazioni, siano informate sui rischi, i pericoli e le gravi conseguenze del mancato rispetto delle regole stradali”. Ha poi evidenziato come “le indagini in questo caso sono state rese ancor più complessa dalla assoluta assenza di videocamere nel tratto di strada interessato e dai pochissimi elementi rinvenibili sulla scena. L’apporto delle unità investigative dell’Arma, ha permesso di identificare in poche ore, il presunto responsabile dell’omicidio stradale. Nel pomeriggio del 20.09.2023, dopo l’udienza di convalida del fermo, il G.I.P. si è espresso sulla misura cautelare presentata dalla Procura, disponendo gli arresti domiciliari”.

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