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Auto senza pilota per il car sharing. Vergnano: "Dobbiamo essere pronti ai cambiamenti. Accadrà anche da noi"

Sono in aumento gli utenti del car sharing in Trentino. Paolo Vergnano è il nuovo presidente e prende il posto di Antonella Valer. Tra gli obiettivi futuri l'estensione del servizio a Pergine e l'ampliamento della flotta di auto. 

Di G.Fin - 22 maggio 2017 - 18:44

TRENTO. Tra quanti anni saremo in grado di salire su un’automobile che ci conduca senza guidatore a destinazione? Forse prima di quanto ci aspettiamo. Ad esserne sicuro è Paolo Vergnano neo presidente della cooperativa Car Sharing Trentino.

 

Le automobili a guida totalmente autonoma non affascinano più solo i colossi come Apple e Google ma anche i tanti produttori di auto. I rappresentanti della cooperativa trentina di car sharing ne hanno avuto la prova nei giorni scorsi partecipando ad un convegno in Germania dove sono già stati avviati dei test con alcune cooperative tedesche.

 

Ovviamente stiamo parlando di una novità che certamente non vedremo in Trentino dal prossimo anno, ma l'attenzione, soprattutto nel settore del Car Sharing è molto alto.

 

“Tecnologicamente parlando – ha spiegato Vergnano – dobbiamo cogliere tutte le innovazioni legislative e tecnologiche future per essere il giusto produttore di un mobilità futura anche sicuramente senza guidatore. Io personalmente sono convinto che nell'arco di 10 anni le cose cambieranno. Non è una questione attuale ma sicuramente dobbiamo essere pronti e attrezzarci anche dal punto di vista culturale per cogliere il primo vagito di cambiamento

 

Intanto, nell'attesa delle importanti novità che potrebbero arrivare in Trentino tra non molti anni, altri cambiamenti riguardanti la mobilità cittadina si vedono già ad occhio nudo. A confermarlo sono i dati della cooperativa Car Sharing che dimostrano come la mobilità sostenibile sia sempre più presente nelle abitudini dei trentini.

 

Il servizio ha segnato un incremento nell'utilizzo. Infatti, per quanto riguarda il 2016, i viaggi compiuti dagli utenti hanno superato quota tremila. Le ore fatturate sono state 26.352 (+8,4% rispetto al 2015). I chilometri sono stati 218 mila 512 (con una flessione del 7,8% rispetto al 2015). Il valore della produzione nel 2016 ha superato i 159 mila euro, in crescita nel confronto con lo stesso dato di dodici mesi prima di poco inferiore ai 148 mila euro.

 

Se da un lato l'utilizzo del car sharing è sostanzialmente stabile per le grandi aziende del territorio, dall'altro viene registrato un incremento degli utenti privati.

 

“Sostanzialmente – ci spiega Chiara Campana – oltre alle aziende, gli altri utenti sono rappresentati da privati che abitano in centro città e decidono di non prendersi un'auto, ci sono poi i giovani che sempre più stanno scoprendo questo servizio anche grazie agli accordi con l'Università. Ci sono poi anche alcuni anziani”.

 

Al momento sono quattordici le autovetture della flotta Car Sharing Trentino. Di queste, undici sono disponibili nella città di Trento, due a Rovereto e una a Riva del Garda.

 

A breve arriveranno altre tre autovetture che andranno a coprire prevalentemente gli spazi di Trento. Si intende promuovere la mobilità sostenibile implementando il servizio anche presso la aziende per permettere al privato di raggiungere il luogo di lavoro con i mezzi pubblici e trovare in azienda l'automobile per gli spostamenti di servizio.

 

Si sta lavorando poi per l'autunno al fine di offrire il servizio anche a Pergine. Allo studio, inoltre, ci sono delle novità che prenderanno il via questa estate sia a Trento che a Bolzano dove sta per arrivare la prima autovettura interamente elettrica.

 

"Sono state poste le basi – ha aggiunto Vegnano - per future collaborazioni con amministrazioni comunali, in particolare Pergine Valsugana, e con Trentino Trasporti per integrare con alcuni veicoli in car sharing l'offerta del trasporto pubblico provinciale specialmente lungo il tracciato delle ferrovie locali".

 

Per quanto riguarda la città di Rovereto, dove l'Amministrazione comunale ha deciso di non utilizzare più il servizio di Car Sharing, l'obiettivo della cooperativa, ora, è quello di rivolgersi al mercato libero anche per provare a potenziare le auto presenti da due a tre.

 

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