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La polizia di Bolzano è intervenuta inoltre per fermare una lite tra un cittadino tunisino e uno nigeriano, che sono stati denunciati per possesso di sostanze stupefacenti. Un amico del nigeriano si è però recato in questura per protestare, prendendo a calci e pugni l'edificio e scagliandosi violentemente contro gli agenti

BOLZANO. Nella giornata di ieri la polizia di Bolzano ha prima fermato e poi condotto al carcere di Bolzano un uomo sceso dal treno internazionale proveniente da Monaco di Baviera in quanto privo di qualunque documento.
Il 42enne di origine tunisina, già noto alle forze dell'ordine per reati di spaccio, è stato arrestato per essersi introdotto in Italia nonostante l'espulsione impartita tramite il decreto della Prefettura di Venezia nel 2014.
Nel corso di alcuni accertamenti per una lite tra stranieri, la polizia ha denunciato invece due persone per spaccio e arrestato un altro uomo con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale.
L'azione delle forze dell'ordine prende le mosse sabato scorso in zona stazione, quando la polizia ferroviaria è prontamente intervenuta per sedare un forte diverbio tra un tunisino e un nigeriano.
Gli uomini non sono riusciti a disfarsi troppo velocemente della droga e i successivi approfondimenti della polizia hanno portato alla denuncia dei due extracomunitari.
Il tunisino di 30 anni, pluripregiudicato, è stato trovato in possesso di quattro involucri termosaldati contenenti 1,83 grammi di eroina e 0,14 grammi di cocaina, che a provato a nascondere in bocca, senza successo.
Il nigeriano di 22 anni, già noto alle forze dell'ordine, è stato invece fermato con addosso 25 grammi di hashish e colto in flagranza nel buttare una busta contenente 28 grammi di marijuana.
Tutto sembra finito, ma a questo punto entra in scena un ventiduenne di origine gambiana e appartenente al gruppo del nigeriano. L'uomo si è recato in questura per protestare contro il fermo del suo amico: qui avrebbe dato in escandescenza insultando il poliziotto addetto alla vigilanza, urlando e dando calci e pugni alla porta di ingresso e al vetro del corpo di guardia.
Gli operatori, intenti a formalizzare gli atti a termine dell’intervento, sono stati chiamati all’esterno della questura per allontanare il gambiano che, per tutta risposta, avrebbe opposto resistenza in modo violento e aggressivo costringendoli a porlo in stato di arresto e a tradurlo alla Casa circondariale di via Dante.