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Scritte e volantini contro le sedi del PD a Trento e a Mori: "Vallotomo, No alle devastazioni"
Accuse anche alla ditta Misconel, "difesa dal Pd perché ha finanziato la campagna elettorale di Gilmozzi". Il segretario dem: "Cosa grave". Elisa Filippi: "Si lavori tutti per ristabilire clima di rispetto"

TRENTO. La vetrata della sede del Partito Democratico di Mori è stata tappezzata di volantini, mentre sul muro esterno della sede di Trento è stata vergata la scritta: "No devastazioni a Mori". Il gesto, definito "grave" dal segretario Italo Gilmozzi, sembra essere stato compiuto nella notte.
L'opposizione alla costruzione del vallotomo assume mille forme, dopo le manifestazioni, l'occupazione dell'ufficio del sindaco Stefano Barozzi e l''irruzione' in Consiglio Comunale, questa è la volta delle scritte e delle affissioni.
Sul volantino appiccicato alla sezione democratica moriana si legge questo. "La forza politica più schierata a sostegno del vallotomo e contro i suoi oppositori è senz'altro il Pd. Dai vertici fino all'ultimo dei lustrascarpe, abbiamo assistito a un vero e proprio coro di menzogne e di insulti a chi si oppone a quest'opera inutile e rovinosa".
Secondo gli estensori del volantino, il PD non solo difenderebbe il sindaco Barozzi, né si limiterebbe a "garantire gli interessi della ditta implicata nei lavori", la Misconel, che secondo i redattori del testo sarebbe "la finanziatrice della campagna elettorale di Gilmozzi".
"Non sicuramente del sottoscritto - assicura Italo, che di cognome fa Gilmozzi come l'assessore provinciale ai Lavori pubblici che di nome fa Mauro e a cui non lo lega nemmeno la parentela - forse hanno fatto confusione, forse collegano la Misconel a Mauro Gilmozzi soltanto perché sia la ditta che l'assessore sono della Val di Fiemme".
Il Pd, a detta del volantino affisso nella notte, difende "quello che si chiama principio di autorità. Fare marcia indietro a causa della resistenza da parte della popolazione sarebbe un pericoloso precedente per chi governa - si legge - ma oggi si scrive 'vallotomo', domani si potrebbe leggere 'Tav', 'Buona scuola', 'Valdastico', oppure 'licenziamenti'".
Il volantino prosegue spiegando che a Mori si sta per "sfiorare la tragedia", perché il diedro pericolante non viene messo in sicurezza e si distruggono le fratte che avrebbero la funzione di fermare naturalmente l'eventuale caduta dei massi. Si accusa il PD di aver risposto alle contrarietà inviando "polizia in assetto antisommossa" e aver cercato di "isolare la resistenza".
"Non so cosa dire - afferma il segretario provinciale dei democratici - certo che quando la discussione arriva ai livelli a cui stiamo assistendo è una brutta cosa. Non per il Pd, ma per la politica, per la stessa convivenza civile".
Interviene anche Elisa Filippi con un post su Facebook: "Siamo tutti custodi della comunità in cui viviamo. Per questo il mio invito è rivolto a tutti i trentini che credono nel valore della convivenza civile e del rispetto e a tutte le forze politiche, affinché condannino con fermezza episodi di inciviltà e lavorino per ristabilire insieme un clima rispettoso e di confronto".
