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"Studio Uno", la discoteca dei trentini finisce all'asta. Molinari: "Peccato essere arrivati a questo punto"
Il locale notturno di Vaneze sul Bondone rischia la chiusura se nessuno si assumerà la sfida del rilancio. L'organizzatore di eventi: "E' anche un problema politico"

TRENTO. La discoteca "Studio Uno" finisce all'asta. Il locale che per anni è stato la meta del divertimento notturno dei trentini è stato valutato 472 mila euro e chi se lo volesse comprare può presentare l'offerta entro il 19 luglio. Poi sarà il tribunale che lo affiderà al miglio offerente. L'immobile di proprietà della società "Studio Uno" è stato pignorato, se qualcuno ha voglia di rilanciarlo deve farsi avanti.
Ma sarà difficile, la situazione generale del Bondone non invoglia di certo a fare grandi investimenti. "Io ci ho lavorato - spiega Matteo Molinari, anima del divertimento trentino - ho collaborato con il proprietario Billy Valduga e devo dire in quel locale sono passate generazioni di giovani trentini".
"E' un locale storico, peccato che si sia arrivati a questo punto. La notizia era nell'aria - afferma Molinari - del resto il Bondone in questi anni non è stata un'isola felice". Una località turistica che per Molinari è "molto diversa da località maggiormente organizzate come Andalo o la stessa Folgaria".
Ora - spiega - la chiusura non deve rimanere solo un fatto privato, perché il suo rilancio sarà anche conseguenza di cosa si farà per il Bondone dal punto di vista politico". Perché, si intende dalle parole dell'organizzatore di eventi trentino, in questi anni l'attenzione è stata poca.
"Piccole cose - afferma - come la decisione di fare un parco giochi di fronte allo "Studio Uno", parco giochi in cui forse ci avrà giocato un bambino: forse era meglio fare un parcheggio per facilitare il locale e metterlo nelle condizioni di lavorare, ma anche per permettere il parcheggio a chi la mattina avesse voluto inforcare gli sci e usare le piste vicine".
Ma il futuro? Lo stesso Valduga non scarta l'idea di continuare lui stesso, "ma forse dovrebbe essere aiutato - spiega Molinari - sia dalla politica che da altri imprenditori che volessero accettare la sfida del rilancio. Una città come Trento, una città universitaria, una località turistica devono dotarsi anche di locali di questo tipo, per forza".
Molinari spera ancora in Valduga, "un uomo che oltre ad essere titolare e gestore dello studio Uno ha sempre dimostrato grande amore per il Bondone, una delle poche persone che ci ha sempre creduto, altri si sono limitati alle chiacchiere. Come dicevo - continua Molinari - anche nelle piccole cose, come la richiesta, mai ascoltata, di prevedere un trasporto di bus navetta durante alcuni eventi"