Sgarbi stravince le elezioni e diventa sindaco di Arpino. Un'altra carica per il presidente del Mart e del Mag sempre più multitasking
Il sottosegretario alla cultura del governo Meloni, e tra gli altri incarichi presidente di Mart e Mag, è stato eletto sindaco in provincia di Frosinone. Vittorio Sgarbi: "La vittoria ad Arpino è la conferma delle capitali della cultura che vivono nel ricordo presente dei grandi scrittori e artisti poeti"

TRENTO. Alle ultime elezioni comunali Vittorio Sgarbi è stato eletto sindaco di Arpino in provincia di Frosinone. Il presidente del Mart e del Mag è multitasking e aggiunge così un'altra carica al lungo elenco di incarichi.
"La vittoria ad Arpino - le parole del sottosegretario alla Cultura del governo Meloni - è la conferma delle capitali della cultura che vivono nel ricordo presente dei grandi scrittori e artisti poeti. Intorno a Cicerone, nato ad Arpino, la città ha creato il Certamen che coinvolge concretamente centinaia di studenti e studiosi nella traduzione dei classici del grande scrittore latino. È una vera espressione di cultura condivisa della lingua che ha generato le principali lingue moderne. Nessun dubbio che nessuna città abbia una reale e costante identità di capitale europea della cultura più di ogni altra città italiana e nel nome dello studio e della conoscenza".
Il sottosegretario alla guida della sua lista, Rinascimento e con l'appoggio dell'amministrazione uscente di centrodestra ha letteralmente sbaragliato la concorrenza, strappano il 44,23% dei voti. Nulla da fare per la concorrenza. E così Sgarbi è il primo cittadino del paese di circa 6 mila abitanti nella provincia di Frosinone.
E' complicato tenere conto (e ricordarsi) delle cariche accumulate dal critico d'arte. La più in vista è naturalmente quella da sottosegretario alla cultura. Già sindaco di Sutri nel viterbese, Sgarbi è Pro sindaco di Urbino con un ruolo non operativo, assessore a bellezza e monumenti di Viterbo.
E' numero uno alla Fondazione Canova, della Fondazione Ferrara Arte, commissario per le Belle arti di Codogno. E poi l'impegno in Trentino alla guida del Museo di arte moderna e contemporanea a Rovereto e del museo dell'Alto Garda. E' anche neo consigliere comunale a Latina e consigliere regionale in Lombardia, ma deve rinunciare per incompatibilità di cariche.