
Open Wet Lab
Siamo un'associazione di giovani studenti o ex-studenti, impegnati nella divulgazione scientifica, con l'obiettivo di rendere le scienze biologiche accessibili a chiunque, combinando biotech e filosofia hacker della libera accessibilità delle risorse e dei dati. Ci chiamiamo "Open Wet Lab", perché la wet biology è l'attività di ricerca che si fa in laboratorio e a noi piace mettere le mani in pasta.
Siamo quindi curiosi ed appassionati di biologia, abbiamo grande piacere nel capire come funzionano i sistemi viventi e nel poter toccare con mano, rielaborare e condividere quello che apprendiamo. Collaboriamo con il MuSe e siamo ospitati nel laboratorio Rosalind Franklin per un paio di ore a settimana, partecipiamo a molti eventi sul territorio e nelle scuole, portando semplici esperimenti per spiegare anche ai "non addetti ai lavori" come funzionano gli organismi e la vita intorno a noi.

Il problema del consumo eccessivo di carne è materia di dibattito pubblico da qualche decennio, soprattutto quando vengono considerati gli effetti preoccupanti che ha sull’ambiente

di Iona Belik

Probabilmente il nome Almerina Mascarello non vi dirà nulla. Questa signora fu vittima, nel 1993, di un incidente sul lavoro nel quale perse la mano sinistra.

Con le ultime forze rimaste, si fa scivolare dietro la porta. Non sa se si è chiusa, i suoi sensi sono annebbiati.

Nello scorso articolo abbiamo parlato di chimere e introdotto i

La mitologia greca è da secoli spunto di riflessione per l’immaginario comune.

Prologo

Quante volte ho visto quella pubblicità in TV in cui una mamma premurosa professa di proteggere i suoi bambini da germi usando qualche intruglio igienizzante che sconfigge ben il 99% dei batteri pr

Come odio il raffreddore. Attraversare la quotidianità con i sensi ottusi, la fatica ad ogni respiro, il mal di testa da naso tappato.

Quando in laboratorio sono alle prese con dei compiti particolarmente ripetitivi, capita che lasci vagare la mia mente.