
Coronavirus, la mappa dei positivi (357) da Trento a [...]

Concorso per vigili del fuoco, Pallanch: “Il rispetto [...]

Coronavirus, ospedali sotto pressione. Penzo: ''Stiamo [...]

Coronavirus, altri 6 casi di variante inglese in [...]

Coronavirus, troppi contagi Giovo entra in zona rossa: [...]

Coronavirus: 357 nuovi contagi in Trentino, 2 decessi e 5 [...]

Mezzolombardo, un milione e duecentomila euro per mettere [...]

Coronavirus, “Senza vaccino non possiamo lavorare” [...]

Coronavirus, in Trentino in una settimana +30% di [...]

Rifiuti a Trento, discarica in via di esaurimento. [...]
Poste, la Lega: ''A Bolzano si mettono i soldi per garantire il servizio ma a Trento la consegna è a singhiozzo"
Maurizio Fugatti presenta un'interrogazione ed evidenzia la disparità tra le due Province: "Qui si taglia mettendo a rischio il servizio e l'occupazione e in Sudtirolo si fanno accordi con Poste italiane investendo 10 milioni di euro"

TRENTO. "Che bravi a Bolzano, altro che Trento!". Una frase che ormai l'opposizione usa a più riprese per mettere in cattiva luce il governo di Ugo Rossi. Il paragone sulle performance economiche, quello sulla gestione dell'obbligo vaccinale, sul turismo o sull'agricoltura è sempre a svantaggio del Trentino e favorevole al Sudtirolo, a detta loro.
Il confronto di questi giorni è sulle Poste e sui postini. "Negli scorsi mesi la Provincia autonoma di Bolzano ha sottoscritto un accordo con Poste italiane nel quale si prevede un nuovo centro di distribuzione, il mantenimento di tutti gli uffici, maggiori posti di lavoro e consegna 6 giorni su 7".
Così scrive in un'interrogazione il consigliere provinciale della Lega Nord Maurizio Fugatti. E continua: "Mentre i cugini altoatesini investono nel servizio postale, puntando all’innovazione e all'aumento dei posti di lavoro, in Trentino avviene l’esatto opposto, ovvero un taglio degli uffici postali, dei dipendenti e dei giorni di distribuzione della posta"
Il consigliere commenta in questo modo la decisione di procedere, in alcuni Comuni, alla distribuzione della posta a giorni alterni: "Così non si fa altro che creare un divario tra i cittadini creando difficoltà a coloro che vivono nelle Valli. Per non parlare del numero di persone a rischio di licenziamento"
"Ancora non comprendiamo per quale motivo, nonostante l’autonomia a noi concessa - osserva Fugatti - si penalizzino sempre le valli e si creino più disagi che benefici. Per quale motivo la Provincia di Trento non pare aver percorso la soluzione di Bolzano considerato anche il fatto che le poste private non raggiungono i paesi periferici?
Perché a Bolzano, afferma il consigliere continuando con il paragone, è stato fatto "un investimento dal valore di 10 milioni di euro dei quali 3,2 milioni vengono previsti per la distribuzione postale e sono messi a disposizione dal bilancio provinciale, e 6,8 milioni per le altre attività che sono stati messi a disposizione dalla Provincia".
A dimostrazione che la differenza è molta, anche nell'interpretazione politica di quanto sta accadendo, Fugatti riporta una frase del governatore sudtirolese Kompatscher. "Un'altra giornata importante per l'autonomia altoatesina, che ha raggiunto un nuovo grande traguardo: garantiamo un servizio postale di qualità, sicuro e innovativo a cittadini e imprese, migliorando la competitività del territorio".