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Arriva la ''soffiata'' dalla polizia francese, la squadra mobile di Trento ferma due persone per ricettazione, avevano nascosto orologi di marca nelle bocchette dell'aria dell'auto
La polizia trentina ha sequestrato anche gioielli, schede telefoniche, euro, franchi svizzeri e dollari americani. Il vice questore: "Tempestività e efficacia di intervento tale da impedire che permanessero sul territorio di Trento persone dedite alla commissione di furti"

TRENTO. Sono stati trovati in possesso di gioielli e orologi di pregio, euro, franchi svizzeri e dollari americani in contanti. Un 28enne e un 26enne sono stati fermati per ricettazione.

Le indagini sono scattate dopo la segnalazione della polizia francese, un georgiano accusato di aver commesso diversi furti in abitazione oltrealpe sarebbe stato localizzato a Trento.
A quel punto gli agenti trentini hanno avviato le ricerche per individuare un'auto di fabbricazione tedesca ma con targa francese.

Il veicolo è stato intercettato in un parcheggio di un supermercato lungo via Brennero e i poliziotti sono entrati in azione. Gli agenti hanno atteso che il proprietario ritornasse a prendere la macchina.
Così gli agenti hanno prima fermato il cittadino georgiano, accompagnato da un connazionale, e poi hanno effettuato una perquisizione.

Le forze dell'ordine hanno scoperto nascosti all'interno delle bocchette dell'aria della vettura sei orologi di marca, quali Brietling e Rolex, avvolti in un guanto nero. E ancora monili in oro e argento, ma anche euro, franchi svizzeri e dollari americane.
I poliziotti hanno trovato anche diverse schede telefoniche di operatori francesi e tedeschi. Le indagini hanno messo in luce che il 28enne e il 26enne hanno soggiornato a Trento per tre giorni.
In corso ulteriori accertamenti per verificare se il materiale sequestrato sia stato rubato all’interno di qualche abitazione trentina.

"I fermi dei cittadini georgiani operati dalla polizia - commenta il vice questore e capo della squadra mobile Tommaso Miglio - sono un’ulteriore conferma di come la sinergia investigativa ispirata dal questore di Trento e dal procuratore, abbia dato ancora una volta ottimi risultati, con una tempestività e efficacia tale da impedire che permanessero sul territorio di Trento persone dedite alla commissione di furti".
