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Calzedonia, anche lo stabilimento di Avio produrrà mascherine riconvertendo la sua produzione per sostenere le esigenze nazionali
La decisione è stata presa dal presidente del gruppo Sandro Veronesi che ha voluto adeguare la produzione di alcuni dei suoi stabilimenti per il confezionamento di mascherine, contando di produrre 10mila pezzi al giorno

AVIO. Le prime 5000 mascherine targate Calzedonia sono già state donate al comune di Verona. Infatti, su decisione del presidente Sandro Veronesi parte degli stabilimenti del gruppo tessile hanno riconvertito la produzione per adeguarsi alle esigenze nazionali, ovvero per il confezionamento delle mascherine e camici.
Tra gli stabilimenti che saranno riconvertiti c’è anche quello di Avio. Veronesi era stato tra i primi a chiudere i propri punti vendita, fin dall’inizio dell’emergenza si era preferito tutelare dipendenti e clienti.
Le linee produttive riconvertite alla produzione di mascherine e camici ci sono, come anticipato quello di Avio, ma anche Gissi in provincia di Chieti e quelli situati in Croazia. Per arrivare a questo risultato il gruppo tessile ha acquistato anche dei nuovi macchinari per adeguare le produzioni, mentre le cucitrici sono state sistemate per la nuova produzione di camici e mascherine.
In questa prima fase Calzedonia conta di riuscire a produrre circa 10mila mascherine al giorno, mentre già nelle prossime settimane i numeri dovrebbero aumentare.