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Cannabis, dalla commissione Giustizia via libera alla coltivazione in casa per un massimo di 4 piante 'femmina'
Con il voto favorevole in commissione Giustizia è stato approvato il disegno di legge che prevede da una parte la possibilità di coltivare fino a 4 piante 'femmina' in casa e dall'altra l'inasprimento delle pene per spaccio della cannabis

ROMA. La commissione Giustizia della Camera ha dato il via libera oggi, 8 settembre, al testo base relativo alla coltivazione di cannabis in casa: il disegno di legge approvato prevede da un lato la possibilità di coltivare fino a 4 piante 'femmine' in casa e dall'altro un inasprimento delle pene per i reati connessi allo spaccio di cannabis.
A votare a favore del testo base per la depenalizzazione delle 'mini-coltivazioni' in casa Movimento 5Stelle, Partito Democratico e Liberi e Uguali, oltre al radicale Riccardo Magi e a Elio Vito di Forza Italia (in dissenso con il resto del suo gruppo). Il centro destra si è invece schierato unito contro il provvedimento (hanno votato contro Lega, Forza Italia, Coraggio Italia e Fratelli d'Italia).
Proprio l'esponente di Forza Italia ha gioito per l'approvazione del testo base del ddl Perantoni (chiamato così dal nome del relatore Mario Perantoni, del M5S) su Twitter, ringraziando FI dell'opportunità di “manifestare il mio voto favorevole, in coerenza con le mia storia e le mie convinzioni radicali ed antiproibizioniste”.
Il relatore del provvedimento (e presidente della commissione Giustizia della Camera) Mario Perantoni ha parlato di un risultato importante (“ottenuto sulla scia della giurisprudenza della Corte di Cassazione”), ribadendo che la coltivazione della canapa in casa è “fondamentale per i malati che ne devono fare uso terapeutico” e che spesso non la trovano disponibile.
All'interno del Ddl sono contenuti anche una serie di ulteriori provvedimenti, come la riduzione delle sanzioni per i fatti di lieve entità e l'aumento invece delle pene (da 6 a 10 anni) per i reati connessi a traffico, spaccio e detenzione ai fini di spaccio di cannabis. Ora, dopo l'approvazione del testo base, l'iter procedurale prevede la presentazione degli emendamenti da discutere in commissione, per poi arrivare in Aula.