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Coronavirus in Alto Adige, con la scuola ripartono anche i test. In campo anche 5 cani addestrati. Fiuteranno la mascherina per capire chi è infetto
Tra le grandi novità annunciate dall'Azienda sanitaria e dalla Provincia di Bolzano, ci sarà il ricorso ai cani da fiuto addestrati a riconoscere gli infetti da Covid-19. Saranno 2300 gli studenti testati a partire dal 7 gennaio in tutto l'Alto Adige

BOLZANO. Usare i cani addestrati per fiutare la presenza del Coronavirus. È questa l'iniziativa presentata e promossa dalla Provincia di Bolzano e dall'Azienda sanitaria dell'Alto Adige, che nel giorno della presentazione del piano di riapertura delle scuole superiori, hanno deciso di comunicare questa novità nell'ambito dell'individuazione del virus.
Per determinare se esista o meno un rischio di infezione particolarmente elevato nel settore scolastico, gli studenti e le studentesse di diverse scuole della provincia saranno sottoposti al test a partire dallo stesso giorno di riapertura, il 7 gennaio. Tra le modalità di testing, la grande novità riguarda appunto l'utilizzo dei cani addestrati.
“Saranno testati gli studenti della scuola elementare in lingua italiana Galileo Galilei di Brunico, di tutte le scuole superiori di secondo grado di lingua italiana e tedesca di Brunico nonché il liceo scientifico e istituto tecnico per geometri in lingua tedesca Peter Anich di Bolzano”, ha spiegato il capoprogetto per i test rapidi Patrick Franzoni.
Ogni scuola sarà interessata da una diversa modalità di testing. In particolare è stato deciso di testare per la prima volta la scuola bolzanina con il supporto di una squadra di cani addestrati appositamente per individuare il virus. “Anche per quanto riguarda le nuove procedure, siamo sempre pronti a sperimentare metodi riconosciuti che potrebbero aiutarci nella lotta alla pandemia. Il test attraverso il fiuto è molto promettente a questo proposito”, ha commentato l'assessore alla Salute Thomas Widmann.
“Stiamo per testare circa 700 giovani con la nuova procedura, che ci darà importanti intuizioni sui contesti in cui potrà essere utilizzata”, gli ha fatto eco il direttore generale dell'Azienda sanitaria Florian Zerzer.
Ma come funziona questa modalità? Il procedimento, hanno spiegato gli addestratori cinofili Christina Romen e Claus Langebner, prevede che 5 cani annusino i contenitori in cui gli studenti e le studentesse hanno messo le proprie mascherine, precedentemente indossate. “I nostri cani sono stati addestrati per mesi a questo scopo – hanno detto, illustrando il funzionamento della ricerca – questo è sufficiente per far sì che il cane colpisca il contenitore in caso di sospetto. I cani hanno una capacità olfattiva di 44 volte superiore a quella degli esseri umani”.
Se fiutata l'infezione virale, segue l'esecuzione automatica di un test antigenico o pcr, sempre volontario. In poche settimane, sono 18 i cani a essere stati addestrati per questa procedura in tutto l'Alto Adige. L'Azienda sanitaria, già nel dicembre scorso, aveva approvato 2 delibere che prevedevano l'utilizzo da cani da fiuto come misura di contenimento delle infezioni. Oltre alla scuola, saranno diversi – se funzionale – l'utilizzo dei cani in altri settori, dalle strutture sanitarie alle stazioni ferroviarie.
“Per gli alunni delle elementari di Brunico c'è la possibilità di fare i cosiddetti test della saliva, la cui esecuzione è simile alla masticazione di un pezzo di gomma da masticare – ha infine aggiunto Zerzer – a Brunico testiamo studenti e studentesse delle scuole superiori con test rapidi all'antigene, che forniscono un risultato in tempi molto rapidi – e la squadra di cani scende per la prima volta in campo a Bolzano”.