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Covid, toccato in India il record mondiale di 315mila casi giornalieri mentre negli ospedali del paese inizia a mancare l'ossigeno
Il sistema ospedaliero del paese è in crisi dopo l'imponente risalita dei contagi causata dalla nuova ondata: ieri, 21 aprile, sono stati registrati 314.835 nuovi casi, record a livello mondiale, e 2.104 deceduti mai così tanti in India in sole 24 ore. In un ospedale del paese almeno 22 pazienti Covid in condizioni critiche sono morti ieri per mancanza d'ossigeno a causa della rottura di un serbatoio

TRENTO. Con l'arrivo della terza ondata, l'impennata nel numero di nuovi casi in India è vertiginosa: se all'inizio di aprile i contagiati giornalieri erano poco più di 80mila, 20 giorni dopo sono praticamente quadruplicati, segnando ieri (21 aprile) il record mondiale di 315mila nuovi infetti in ventiquattr'ore. Ad accompagnare la crescita dei casi è uno speculare aumento dei decessi, passati dai 469 del 1 aprile ai 2.104 di ieri.
Come riportato da diverse fonti, il sistema ospedaliero indiano è ormai vicino al collasso ed in diverse strutture è già stata segnalata la mancanza di ossigeno, un'emergenza che coinvolge ormai tutto il paese e che ha portato alcuni cittadini disperati a tentare di saccheggiare un'autobotte carica di gas. Intanto gli oltre 16 milioni di abitanti di Dehli, una delle città più colpite dalla pandemia, sono in lockdown da lunedì. A Nashik invece, poco a nord di Mumbai, oltre 22 pazienti ricoverati in terapia intensiva sono morti ieri per mancanza di ossigeno, dopo la rottura di un serbatoio dell'ospedale.

Il numero totale di casi registrati in India sfiora ormai i 16 milioni, ma lo spaventoso aumento degli ultimi giorni è talmente marcato da essere responsabile di circa un terzo dei nuovi contagiati giornalieri a livello mondiale. Nel giro di 12 giorni il tasso di positività nel paese è raddoppiato, toccando il 17%, mentre in alcune zone, come a Dehli, è arrivato addirittura al 30%. A pagare il prezzo della nuova ondata, secondo quanto riporta il Guardian, sarebbero soprattutto i più giovani, con il 65% dei nuovi casi a Dehli che hanno interessato gli under 40.
Nonostante la presenza sul territorio indiano del più grande sito per la produzione di vaccini al mondo (il Serum Institute of India) il paese è riuscito a coprire con almeno una dose solo l'8% circa della sua immensa popolazione (si parla di 1,38 miliardi di individui), somministrando in tutto circa 130 milioni di dosi.