Lutto nel soccorso alpino, ''Ciao Ferox'' il ricordo dei colleghi per la morte di Ferruccio Svaluto Moreolo: ''Unico e sempre disponibile''
“Ci stringiamo al dolore dei suoi familiari e della figlia Irene e ci uniamo alle loro lacrime” scrive in un messaggio il Soccorso alpino e speleologico del Veneto

BELLUNO. E' il mondo dei soccorritori e dell'alpinismo di tutta Italia quello che si stringe attorno alla famiglia di Ferruccio Svaluto Moreolo che ha perso la vita nelle scorse ore in montagna.
“Ciao Ferox” sono le persole lasciate sui social da colleghi e amici. Guida alpina, presidente del Gruppo rocciatori Ragni di Pieve di Cadore, ha fatto parte parte della famiglia del Soccorso alpino dal 1989, è stato tecnico di elisoccorso per 25 anni e tecnico di centrale operativa fino all'anno scorso.
“Ci stringiamo al dolore dei suoi familiari e della figlia Irene e ci uniamo alle loro lacrime” scrive in un messaggio il Soccorso alpino e speleologico del Veneto.
In molti ricordano Ferruccio per i suoi insegnamenti e la sua professionalità. “Una persona buona, sempre disponibile a collaborare con la scuola di Lozzo con entusiasmo e sempre con il sorriso. Abbiamo assieme a lui tanti bei ricordi delle giornate di fine anno scolastico a Pian dei Buoi. Grazie Ferruccio per la tua disponibilità, per quello che ci hai insegnato sulla montagna” viene riportato in uno dei tanti commenti in suo ricordo.
Le ricerche di Ferruccio Svaluto Moreolo erano iniziate mercoledì sera alle verso le 20.30 quando alla Stazione del Soccorso alpino del Centro Cadore, la sua Stazione, era stata allertata per il mancato rientro da una scialpinistica sugli Spalti di Toro.
Subito dal campo base al Rifugio Cercenà erano partite le diverse squadre con sci e pelli di foca, cui si erano uniti nel corso delle ore il Soccorso alpino di Pieve di Cadore e della Guardia di finanza di Auronzo e Cortina, con unità cinofile, anche molecolari, mentre dal versante udinese si muovevano il Soccorso alpino di Forni di Sopra e del Sagf di Tolmezzo.
Le ricerche sono proseguite senza esito nella notte. In tutta l'area non c'è quasi mai copertura telefonica. Alle 6 di ieri mattina è decollato l'elicottero dell'Air Service Center, convenzionato con il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi, per effettuare un sorvolo e trasportare in quota le diverse squadre. Purtroppo poco dopo dai soccorritori a bordo è stato individuato il corpo all'imbocco di Forcella Segnata, dove era caduto. Recuperato dall'eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore, è stato trasportato a valle, per poi essere accompagnato nella cella mortuaria.