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Nella Città della quercia il passaggio di consegne tra Collini e Deflorian: "Sull'Università a Rovereto procedere senza tentennamenti"
Alla cerimonia a Palazzo Pretorio ieri mattina ha partecipato tutta la Giunta comunale, il sindaco Valduga ha ribadito insieme ai due rettori la necessità di proseguire sulla "strada irreversibile" che porterà ad un coinvolgimento sempre maggiore di Rovereto nel futuro dell'ateneo, l'assessora Robol: "si arrivi ad un piano unitario con la Provincia per superare le comunicazioni a spot"

ROVERETO E' stato Palazzo Pretorio, il cuore politico della Città della quercia, il palcoscenico scelto per il passaggio di consegne fra il rettore uscente dell'Università di Trento Paolo Collini ed il recentemente eletto Flavio Deflorian. Una decisione dalla forte carica simbolica, che testimonia il ruolo sempre più importante che nei prossimi anni Rovereto arriverà a rivestire nello sviluppo dell'università in Trentino. Durante la cerimonia, a confermare infatti la "strada irreversibile" tracciata nella Città della quercia, sulla quale occorre "procedere senza tentennamenti", sono stati proprio i due rettori.
"Occorre recuperare una progettualità sempre più condivisa tra Provincia di Trento, Università e Comune - ha detto in particolare Deflorian - e spero che tra sei anni, guardando indietro, avremo fatto dei bei passi in avanti". Una prospettiva futura che trova il convinto appoggio anche del sindaco di Rovereto Francesco Valduga, che ha ribadito nuovamente, dopo le dichiarazioni al Dolomiti degli scorsi giorni (QUI ARTICOLO), l'importanza di un progetto comune per lo sviluppo dell'ateneo nella Città della quercia. "L'Università migliora la comunità - ha sottolineato il primo cittadino - porta idee nuove, un metodo di pensiero che è antidoto alla superficialità d'oggi. L'Università rappresenta per Rovereto un'occasione irrinunciabile di sviluppo, con l'ateneo sono in corso progetti importanti sotto il profilo urbanistico".
L'assessora comunale all'Istruzione Giulia Robol ha poi messo l'accento sull'importanza che un'università "sempre più radicata sul territorio" avrebbe per il futuro della città. "Stiamo lavorando con l'Università - ha detto l'assessora - nell'auspicio che, con il coinvolgimento della Provincia, si arrivi a breve ad avere un piano unitario per il futuro dell'ateneo, che porti nuove prospettive, superando le comunicazioni a spot che rischiano di creare confusione. Certamente occorrono investimenti nei servizi legati all'Università e lo studentato è uno di questi".