Maxi rissa in centro a Merano: 30 persone aggrediscono i calciatori del Gargazzone. Otto giocatori finiscono all'ospedale, colpiti anche con manganelli e un taser
L'episodio si è verificato nella notte tra sabato e domenica: dopo gli insulti all'interno di un noto locale, all'esterno il gruppo di aggressori si era praticamente quintuplicato. Nel pestaggio sono spuntati dei manganelli e un taser. "Sembrava un'azione premeditata" fanno sapere dalla società altoatesina

MERANO. Una rissa colossale. Scatenata per futili motivi, così pare, ma conclusasi con 8 persone all'ospedale, uno con la frattura del setto nasale, un altro con una ferita alla testa suturata dai sanitari, tanti con gli occhi tumefatti, uno dei quali si sta sottoponendo ad ulteriori accertamenti in quanto, dopo quello che è accaduto, ha la vista sfocata. Incredibile ma vero quanto accaduto nella notte tra sabato e domenica in un noto locale del centro meranese, sito in piazza Duomo.
Vittime dell'aggressione sono un gruppo di calciatori del Gargazzone, formazione che attualmente milita nel campionato di Prima Categoria altoatesino, reduce dal bel successo esterno ottenuto nell'anticipo contro il Val Passiria. Al rientro dalla lunga trasferta, dopo la cena, diversi dei giocatori, molti dei quali accompagnati da mogli e fidanzate, hanno deciso di trascorrere la serata nel locale meranese. Dall'altra parte una trentina di coetanei d'origine straniera.
La ricostruzione dei fatti è al vaglio degli inquirenti che stanno indagando sull'accaduto. Secondo le testimonianze le prime "schermaglie" si sarebbero verificate all'interno del locale stesso: qualche insulto, provocazioni, spinte e poco di più. Episodi spiacevoli, certamente, ma che purtroppo accadono sovente, ma nulla che lasciasse presagire a quanto accaduto in seguito.
"A quel punto - fanno sapere dalla società altoatesina - il gruppo ha deciso di lasciare il locale per evitare che la situazione degenerasse, cosa che è invece è accaduta comunque". I ragazzi con cui il gruppo del Gargazzone ha avuto l'alterco erano pochi - tutti di origine straniera - ma all'esterno la situazione si era capovolta.
"Giocatori e compagne - proseguono nel racconto i dirigenti del Gargazzone - si sono trovati di fronte 30 persone che hanno cominciato a menarli di santa ragione. Uno dei nostri ragazzi si è preso una bottiglia di vetro sulla testa. Viene da pensare ad un'azione organizzata: anche le ragazze hanno subìto dei colpi".
La scena a cui hanno assistito i testimoni, che hanno immediatamente allertato le forze dell'ordine, è stata di un'inaudita violenza con diversi giocatori del Gargazzone colpiti con calci e pugni anche mentre si trovavano inermi a terra. E, ad un certo punto, sono spuntati diversi manganelli e un taser che hanno reso ulteriormente selvaggio il pestaggio.
Gli aggressori si sono dileguati prima dell'arrivo delle forze dell'ordine che hanno riportato la calma, mentre i sanitari prestavano le prime cure del caso ai feriti, poi trasportati in ospedale. Le indagini proseguono con l'obiettivo d'individuare i protagonisti di un vero e proprio raid.