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Sprangate al volto, picchiata e poi soffocata. Così è stata uccisa Yana Malaiko che ha provato a difendersi dal suo aggressore
Il cadavere della giovane è stato ritrovato quattro giorni fa tra i rovi di Lonato sul Garda. L'unico indagato è l'ex fidanzato in carcere con l'accusa di omicidio volontario premeditato e occultamento di cadavere

MANTOVA. Vari traumi, al volto, le labbra gonfie, segni sulle braccia e sulle mani ma nessun colpo di arma da taglio e nessun strangolamento. Yana Malaiko sarebbe stata uccisa per soffocamento forse con un cuscino o un sacchetto e prima della morte avrebbe tentato di difendersi pur ricevendo diversi colpi al volto datigli con un oggetto di metallo, forse una spranga.
Sono questi i primi dettagli che emergerebbero dalla prima fase dell'autopsia sul corpo della giovane ucraina assassinata nella notte del 20 gennaio. Secondo quanto riportato dal Giorno, chi l'ha uccisa l'avrebbe prima colpita almeno quattro volte con una sprangata e lei avrebbe tentato di difendersi riuscendo a parare il primo colpo. Le labbra erano gonfie, come se la vittima avesse ricevuto un botta o un pugno. Attualmente, come noto, l'unico sospettato resta l'ex fidanzato Dumitru Stratan, 33enne moldavo detenuto nel carcere di Mantova da giorni, accusato di omicidio volontario premeditato e occultamento di cadavere.
Da quanto ricostruito la 23enne sarebbe stata attirata in trappola con una scusa (il cane che stava male) quella sera del 20 gennaio e poi uccisa dall’ex fidanzato. Le telecamere esterne al palazzo dove si trovava l’abitazione usata dalla giovane hanno ripreso l’arrivo della 23enne, poco dopo quello di Stratan. Mentre la ragazza non è mai stata vista uscire il 34enne sarebbe stato ripreso mentre si allontanava con un grosso sacco.
Come riferito dalla trasmissione "Ore 14" di Rai 2, l'ultimo messaggio di Yana inviato all'amico sarebbe stato inviato dopo le 2: "Mi ha detto che dovrei vergognarmi, ma invece deve solo accettarlo, anche se non è ragionevole", avrebbe scritto con riferimento alla lite probabilmente in corso con il suo ex.
Il corpo della barista ucraina di 23 anni scomparsa a Castione delle Stivere, nel Mantovano è stato rinvenuto quattro giorni fa a Lonato del Garda nei pressi del vivaio Zanoni non lontano dalle Fornaci Romane nascosto tra i rovi.