Arriva il Daspo urbano, ecco la mappa. Chi si comporterà male sarà allontanato per 48 ore. Il sindaco: "Questo può fare l'amministrazione"
I comportamenti che faranno scattare l'allontanamento sono il danneggiamento di arredi urbani, i comportamenti lesivi dell'incolumità delle persone, il bivacco e l'occupazione di panchine con comportamenti contrari alla decenza, del decoro e dell'igiene, salire su monumenti e fontane, fare accattonaggio molesto e fare la pipì per strada

TRENTO. Il sindaco Andreatta si è presentato alla riunione dei capigruppo con la cartina del centro storico della città delimitato da una striscia rossa. Dentro quell'area vige il 'Daspo urbano', chi si comporterà male sarà espulso dalla zona indicata per 48 ore attraverso un ordine del sindaco. Questo dice il decreto Minniti, quello tanto invocato in questi ultimi mesi come soluzione ai problemi di piazza Dante.
Ora che la mappa con le zone sensibili da proteggere dallo spaccio e dal degrado è lì sul tavolo, e adesso che si comprende come sia debole il 'castigo' di sole 48 ore, molti capigruppo capiscono che il Daspo urbano non risolve proprio nulla. E allora qualcuno torna a chiedere l'esercito, oppure la soluzione delle soluzioni, la recinzione della piazza.
Per ora, la recinzione è solo simbolica, tutta attorno al centro storico. La zona da proteggere sarà questa, quella tra piazza Dante, via Torre Verde, piazza Sanzio, via Clesio, via dei Ventuno, piazza Venezia, largo Porta Nuova, via San Francesco d'Assisi, largo Pigarelli, via Barbacovi fino all'incrocio con via Brigata Acqui, via Piave, Corso Tre Novembre fino a via Santa Croce, via Madruzzo, un pezzo di via Giusti, via Rosmini, via Briamasco, via Bomporto, via Inama, via Tommaso Gar, via Canestrini, piazza Davinci, via Torre Vanga e Cavalcavia di San Lorenzo.

Le aree potranno essere ampliate, e sembra che chiederanno questo le minoranze presenti in Consiglio comunale. Consiglio che la prossima settimana si riunirà per deliberare la modifica al regolamento di Polizia urbana che dovrà contenere queste nuove indicazioni.
L'ordine di allontanamento, firmato dal sindaco, potrà colpire chiunque contravvenga ad alcune regole. I comportamenti che faranno scattare il Daspo sono questi: danneggiamento di arredi urbani, comportamenti lesivi dell'incolumità delle persone, il bivacco e l'occupazione di panchine con comportamenti contrari alla decenza, del decoro e dell'igiene, chi salirà su monumenti e fontane, chi farà accattonaggio molesto e chi farà la pipì per strada.
Ma saranno colpiti da Daspo anche i venditori senza licenza, o i detentori o consumatori di alcolici nei parchi urbani. Ma saranno colpiti da questo allontanamento anche le persone in stato di ubriachezza e i parcheggiatori abusivi.
Per 48 ore, il soggetto colpito dal provvedimento non potrà tornare entro i confini segnati, altrimenti scatterà la multa che varia da 300 a 900 euro. Se non la pagherà interverrà il questore che potrebbe ordinare il divieto di ingresso nell'area per un minimo di sei mesi.
"Tutto quello che può fare l'amministrazione intendo farlo", ha spiegato il sindaco Andreatta. "Potevi farlo prima", replica qualcuno dell'opposizione, anche se il decreto ha solo pochi mesi e sono poche le città che fino ad ora l'hanno adottato.