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Il sindaco Andreatta: "La squadra antidegrado sarà al più presto reintegrata. Contrasto all'inciviltà e alla microcriminalità in cima alle nostre priorità"
Per il comandante della Polizia locale, Lino Giacomoni serve "una maggiore integrazione con le altre forze di polizia"

TRENTO. Una maggiore collaborazione con le altre forze di polizia, l'accessibilità alle banche dati del Ministero dell'interno e trattamenti contrattuali che spettano agli altri colleghi in divisa.
Sono questi alcuni dei punti sui quali il comandante della Polizia locale, Lino Giacomoni si è soffermato durante il proprio intervento in occasione del 216° anniversario della fondazione del corpo.
“Oggi – ha spiegato Giacomoni - la polizia locale viene investita di nuovi compiti, oggi forse si coglie la consapevolezza nello Stato di riconoscerne il ruolo, le responsabilità ed i rischi. Il decreto sicurezza in fase di approvazione contiene un’apertura importante per le polizie locali, ossia il riconoscimento dell’equo indennizzo e del rimborso delle spese di degenza, benefici che spettano a chi ha subìto menomazioni a causa del lavoro svolto. Istituti operanti per le altre forze di polizia che erano stati abrogati per i dipendenti comunali nel 2011”.
L'auspicio è quello di una ridefinizione dell’organizzazione dei corpi di polizia presenti sul territorio nazionale e di valorizzare le funzioni di polizia amministrativa storicamente e tradizionalmente svolte.
A parlare del ruolo svolto oggi in città dagli agenti della polizia locale è anche il sindaco di Trento, Alessandro Andreatta.
“Il decreto Minniti – ha spiegato il sindaco – sottolinea come la sicurezza non può che essere “integrata”: ciò significa che è necessaria una collaborazione sempre più stretta tra la polizia locale e le forze dell'ordine, le cui rispettive competenze devono essere dispiegate in modo sempre più coordinato. Queste novità non potranno non avere ripercussioni sul nostro e soprattutto sul vostro lavoro, che deve però essere riconosciuto per quello che è: un lavoro pericoloso, non equiparabile a quello di un qualsiasi impiegato comunale, a cui vanno dunque riconosciute tutele simili a quelle previste per le forze dell'ordine”. Aspetto, quest'ultimo, di cui la nuova legge non si occupa ma che pure è cruciale.
“Auspico – ha spiegato il sindaco - che una riforma della Polizia locale lo affronti al più presto, in modo che gli agenti siano investiti non solo di nuovi compiti, ma anche di nuovi poteri e di nuove tutele”.
Il sindaco non si è sottratto nel parlare delle problematiche uscite nei giorni scorsi e legate alla nuova squadra antidegrado.
“Voglio qui assicurare – ha affermato Andreatta - che questa quadra sarà comunque al più presto reintegrata e che il contrasto all'inciviltà e alla microcriminalità restano comunque in cima alle nostre priorità, pur nella consapevolezza che non si tratta di un compito facile, che non esistono bacchette magiche, che è necessario un lavoro costante, di lunga durata, spesso poco visibile e gratificante”.