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Incendio ad Arco, nessun ferito, ma sei famiglie sono state evacuate
Le fiamme sono divampate nel pomeriggio di ieri all'interno di un'abitazione. Operazione complicata dall'ubicazione dell'edificio e dall'importanza dell'incendio. Sul posto oltre cinquanta vigili del fuoco. Danni alle strutture vicine limitati

ARCO. E' stato spento intorno alle 17 di ieri il violento incendio divampato nel primo pomeriggio all'interno di un'abitazione in via del Torchio, nel centro storico di Arco, a sua volta invaso dal fumo. Fortunatamente, nonostante l'importanza dell'evento, non si sono registrati feriti e intossicati, anche se alcuni residenti sono stati accompagnati al pronto soccorso per approfondimenti.

Sono ancora in fase di accertamento le cause dell'incendio, mentre le operazioni di messa in sicurezza e bonifica sono state concluse nella notte. Sono in particolare sei le famiglie coinvolte che non hanno potuto far rientro in casa per la notte, mentre cinque sono riuscite a ritornare nell'abitazione poco prima di mezzogiorno di oggi.
Scattato l'allarme, sul posto si sono immediatamente recati i vigili del fuoco volontari di Arco e altri cinque corpi limitrofi per un totale di oltre cinquanta uomini per far fronte all'incendio dalle grandi proporzioni e la delicata localizzazione dell'edificio: sono intervenute anche ambulanze del 118, pattuglie della polizia locale, radiomobile dei carabinieri, servizio tecnico del comune di Arco e il sindaco Alessandro Betta.

L'incendio è partito da secondo piano della casa, il penutimo, e si è rapidamente propagato all'appartamento soprastante e al tetto, mentre i piani sottostanti non hanno subito danni da incendio, ma solo leggermente dall'acqua utilizzata nelle operazioni di spegnimento, che ha visto il ricorso al liquido schiumogeno e del sistema OneSeven, in modo da aumentare l'effetto estinguente. La maggiore altezza del tetto bruciato, rispetto a quelli confinanti, ha permesso che l'incendio non si propagasse alle case vicine.
Durante le operazioni due squadre provvedevano a contenere l'espansione laterale dell'incendio in modo da salvare, come è avvenuto, le case confinanti lateralmente, mentre una terza squadra provvedeva ad estinguere l'incendio nella casa centrale.
Le operazioni sono state complicate dalla tipologia di costruzione e dal luogo: i centri storici sono, infatti, da sempre i luoghi meno accessibili dei paesi. Per agevolare le operazioni e la disposizione dei mezzi è stata chiusa al traffico sia veicolare che pedonale tutta la zona compresa tra via Segantini e via della Cinta fino alla serata di ieri.
Le operazioni sono state coordinate dal comandante del corpo di Arco Stefano Bonamico, supportato dall'ispettore Michele Alberti e al neo-presidente della federazione dei vigili del fuoco volontari Tullio Ioppi.