Incidenti con cervi e caprioli? Copertura assicurativa addio. Risarcimento solo se si dimostra la colpa della Provincia
L'assessore Dallapiccola: "Spesi 200.000 euro per catarifrangenti, per l’installazione di segnali luminosi e per la costruzione di un sottopasso dedicato agli ungulati"

TRENTO. Come si sa, la copertura assicurativa per gli investimenti causati dalla fauna selvatica è stata tolta e la Provincia non risarcisce più i cittadini che subiscono danni per gli scontri con gli ungulati. “Il fenomeno degli incidenti stradali causati dalla fauna selvatica, per lo più di grossa mole, come cervidi, cinghiali e caprioli rappresenta però una problematica assai rilevante, parliamo infatti di più di 700 casi ogni anno sulle strade trentine”.
Così scriveva nei mesi scorsi il consigliere Nerio Giovanazzi in un'interrogazione rivolta all'assessore competente Michele Dallapiccola. “Non ritengo corretto penalizzare gli automobilisti trentini per incidenti che non sono causati da negligenza del guidatore o disattenzione del conducente, ma da eventi fortuiti difficilmente prevedibili ed impossibili da tenere sotto controllo. La fauna trentina, che è un vanto per la nostra Provincia e una ricchezza per il nostro turismo, dovrebbe poter essere una fortuna anche per i cittadini, non solamente un disagio”.
“Viviamo in un territorio che morfologicamente concorre ad aumentare il rischio di incidenti anche a seguito dei numerosi e costanti attraversamenti di animali che si spostano da una zona di pascolo all’altra. Senza considerare il fatto che la fauna, di per sé, è proprietà dello Stato e, pertanto, l’ente proprietario sarebbe tenuto ad adottare tutte le misure atte a contenere il pericolo”.
Non la pensa così l'assessore che risponde al consigliere fornendo dati precisi e spiegando la ragione, anche economicamente vantaggiosa, che ha mosso l'Amministrazione a cancellare la copertura assicurativa.
“Per ridurre il rischio di incidenti stradali con ungulati – spiega la Provicnia – la Provincia ha sostenuto un costo di circa 200.000 euro per il posizionamento di catarifrangenti lungo 140 km di 32 strade sia provinciali sia statali, l’installazione di 30 segnali luminosi di avviso ai guidatori in alcuni punti ad elevata densità di investimento e, infine, la progettazione e costruzione di un sottopasso dedicato al passaggio degli ungulati realizzato sulla statale del Tonale e della Mendola nei pressi di Pellizzano.
L’assessore Dallapiccola precisa poi che "fino al 2015 la Provincia corrispondeva, quando si verificavano incidenti con ungulati, un indennizzo del 70% del danno subito a tutti coloro che inoltravano un’apposita domanda”. Questa misura però è stata abolita e sostituita dalla previsione dell’intero risarcimento, ma – spiega Dallapiccola – “solo nell’ipotesi in cui il danneggiato dimostri la responsabilità dell’amministrazione alla luce dell’articolo 2043 del codice civile e della giurisprudenza”.
“Gli indennizzi non verranno più corrisposti – conclude l’assessore – mentre i risarcimenti del danno, se e quando dovuti, graveranno sulla compagnia assicurativa con la quale la Provincia ha stipulato la polizza di copertura della responsabilità civile”.